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Opinioni

Perchè Microsoft ha acquisito la divisione Smart Devices di Nokia

Microsoft preme sull’acceleratore e punta alla divisione “smartphone” di Nokia per aumentare lo share di mercato del suo Windows Phone. Ma quali sono le motivazioni e le strategie che si nascondono dietro questa importantissima acquisizione?
A cura di Dario Caliendo
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Mancano ancora alcune ore alla conferenza nel corso della quale Microsoft spiegherà la strategia alla base della sua acquisizione di Nokia, ma grazie alle diapositive di presentazione pubblicate nel sito dedicato agli investitori, possiamo iniziare a fare una prima valutazione su una delle acquisizioni più importanti del 2013.

Per farla breve , Microsoft pensa di ottenere un consistente risparmio economico e di far aumentare la diffusione della sua piattaforma più velocemente, finanziando l'accordo con denaro contante proveniente dall'estero e limitando quindi l'incidenza dell'operazione sui dividendi azionari. Ma l'obiettivo non è solo quello di risparmiare denaro e ottenere più dispositivi nelle mani delle persone – Microsoft punta triplicare la sua attuale quota di mercato smartphone entro il 2018, passando dal 4% attuale ad oltre il 15% in soli 5 anni.

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Attualmente Microsoft sta pagando 3,79 miliardi di euro per i dispositivi di Nokia e per i servizi alle imprese, ai quali vanno aggiunti 1.65 miliardi di euro per il suo portafoglio di brevetti (accordo di licenza che, prima dell'acquisizione, aveva una durata di "soli" 10 anni). Il tutto per avere il diritto ad utilizzare le invenzioni di Nokia in tutti i suoi prodotti e di implementare QUI, la tecnologia per la mappatura di Nokia (per la quale continuerà a pagare delle tasse annuali).

[quote|right]|Prima dell'accordo, Microsoft guadagnava meno di 10$ per ogni Lumia venduto[/quote]

LA STRATEGIA DI MICROSOFT. Il mapping ed i servizi geospaziali sono al centro della strategia futura di Redmond, il cui obiettivo è quello di diventare "una valida alternativa a Google" e "più di una mappa digitale del mondo". Si ritiene inoltre, che il portafoglio di brevetti di Nokia sia estremamente prezioso – uno dei " top two" nelle tecnologie wireless – e che le licenze che Nokia ha venduto ai produttori di tutto il mondo, rappresentino un importante un flusso di reddito per il futuro di Microsoft.

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L'OBIETTIVO E' LA CRESCITA DI WINDOWS PHONE. Quelli di redmond hanno dichiarato che, nonostante l'acquisizione della divisione Smart Devices di Nokia, gli impegni con le altre aziende non passeranno in secondo piano, ma la società pensa che il modo migliore per far aumentare lo share della sua piattaforma è quello di puntare ad ad un'azienda con una grossa quota di mercato, che sia soprattutto in grado di produrre dispositivi di alta qualità.

QUANTO GUADAGNERA' MICROSOFT? L'azienda è convinta di poter riuscire a risparmiare 600 milioni l'anno entro i primi 18 mesi dalla chiusura dell'affare, grazie ad una serie di sinergie. In realtà, uno dei fattori più rilevanti che hanno spinto Microsoft ad acquistare una delle divisioni più importanti di Nokia, è che l'attuale rendimento passerà da meno di 10 dollari ad oltre 40 dollari per dispositivo Lumia venduto. Non male.

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Nell'ultimo quadrimestre, Nokia ha venduto circa 7,5 milioni Lumia. In meno di 2 anni e mezzo le spedizioni di smartphone Nokia animati da Windows Phone sono aumentate di circa il 40%, senza considerare il mercato dei tablet nel quale Microsoft ha già tentato di inserirsi con il suo Surface e che presto vedrà un attesissimo concorrente: il tablet di Nokia.

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Come Apple, Microsoft ha ora il controllo hardware/software sui propri smartphone (e tablet). Il vantaggio principale che ha dato la possibilità ad Apple di conquistare una posizione di rilievo sia nel mercato dei PC che in quello dei dispositivi mobili, è sempre stata la riluttanza a concedere in licenza il proprio software per l'utilizzo su hardware OEM di terze parti. Questa strategia in effetti semplifica il processo di aggiornamento, ma soprattutto garantisce meno frammentazione del sistema operativo e standardizza l'hardware necessario per il corretto funzionamento della piattaforma: il risultato è un esperienza software più prevedibile e coerente ed, in soldoni, anche se a quanto pare le altre aziende continueranno a produrre dispositivi Windows Phone, in futuro utilizzando un device prodotto totalmente da Microsoft, gli utenti vivranno esattamente l'esperienza utente progettata e realizzata dagli ingegneri dell'azienda.

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MICROSOFT CEDE AL BOYD. Un'altra grande motivazione che ha spinto l'azienda di Redmond ad acquisire una divisione hardware, è quella di capitalizzare il trend BOYD (bring-your-own-device), che fino ad ora ha rappresentato un grosso limite per l'inserimento nel settore Enterprise. Nella presentazione destinata agli investitori, l'azienda mette bene in risalto che la logica dietro l'accordo combina i dispositivi con "servizi ad alto valore" e rappresenta il modo migliore per aumentare la sua base di utenti: il risultato sarà la possibilità di sviluppare una migliore strategia di adattamento per la fidelizzazione degli utenti IT.

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Apple è essenzialmente l'archetipo del successo del BYOD. Grazie ad un approccio bottom-up ed all'adozione di software sviluppato in base all'hardware della macchina, i dispositivi dell'azienda di Cupertino (sia per quanto riguarda iOS che MacOS), si sono fatti strada in scuole, uffici ed enti pubblici che fino a poco tempo fa utilizzavano sistemi Microsoft: a Redmond hanno bisogno di riconquistare questi utenti, ed il business mobile rappresenta una componente necessaria affinchè ciò accada.

Ottime prospettive per il futuro di Windows Phone quindi, eccetto per un piccolo (piccolissimo) dettaglio: l’Europa dice addio all’ultimo (e più grande) protagonista nella produzione dei telefoni cellulari.

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