Sono ormai passate tre ore ma tutti i servizi di Facebook (dal social network principale a WhatsApp e Instagram) sono completamente irraggiungibili sia da applicazione che da siti web. Un down totale e registrato in tutto il mondo che ha pochi precedenti: raramente il colosso di Menlo Park è stato così tanto offline. Ma a cosa è dovuto questo problema? Sui social (o meglio su Twitter, cioè l'unico social rilevante rimasto attivo al momento) l'azienda ha spiegato di essere al corrente del problema e di essere al lavoro per risolverlo. Ma questo problema a cosa è dovuto? In breve: ai DNS, come già successo diverse volte negli ultimi tempi.
Stando alle prime analisi, sembra che il problema sia dovuto ai DNS di Facebook, cioè quei servizi che associano l'indirizzo web di una pagina (come Instagram.com) ai singoli indirizzi IP degli utenti. L'intoppo sembra aver colpito proprio questo elemento chiave dell'utilizzo del portale e, stando a quanto spiegato da Dane Knecht di Cloudflare, l'azienda di Zuckerberg avrebbe ritirato il suo Border Gateway Protocol (BGP), il sistema che aiuta il network a scegliere la strada migliore per ridistribuire il traffico web. Poco prima del blocco dei DNS di Facebook, si legge nei tweet degli esperti, i ricercatori hanno registrato un grande numero di modifiche al BGP. Sembra un problema meno grave di quello che poteva essere: i nameserver, cioè quei sistemi che consentono di accedere a un sito web grazie al nome del dominio, sembrano funzionare e rispondere a ogni richiesta.
Il problema tecnico è stato così importante da aver colpito i servizi collaterali di Facebook (come Workplace, utilizzato dai business in tutto il mondo) e persino i siti interni dell'azienda. Secondo alcuni ricercatori, il problema che ha portato all'errore del GBP e dei DNS potrebbe essere dovuto a un errore di configurazione "epico", che ha portato a una situazione paradossale: di fatto in questo momento Facebook non esiste sul web. Al momento è impossibile sapere quando i social torneranno online, ma possiamo immaginare che non siano momenti particolarmente piacevoli per i tecnici al lavoro sulla risoluzione dei problemi.