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Pescaria è l’unica realtà italiana citata da Facebook: i panini social valgono 7,4 milioni

Quello di Pescaria è un successo basato su particolare un concetto di “fast food” di qualità caratterizzato da panini gourmet e una forte comunicazione social. Tanto che la realtà di Polignano a Mare è diventata l’unica azienda italiana citata più volte da Facebook.
A cura di Marco Paretti
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Non solamente Domenico Modugno. A Polignano a Mare, ben visibile nella piazza principale della città – la stessa che ogni anno ospita il grande concerto in ricordo del leggendario cantante – prima si nota la lunga fila e poi l'ingresso del locale. È Pescaria, un vero e proprio fenomeno culinario che ha conquistato inizialmente la città pugliese in provincia di Bari e poi Milano, Trani e presto Roma. Un successo basato su un concetto di "fast food" di qualità caratterizzato da panini gourmet e una forte comunicazione social. Tanto che Pescaria è diventata l'unica realtà italiana citata più volte da Facebook e persino ricevuta dal braccio destro di Zuckerberg, Sheryl Sandberg, come "unica impresa italiana ad aver colpito per il suo business".

Pescaria oggi fattura 7,4 milioni di dollari con tre ristoranti, ha 110 dipendenti e raggiunge oltre tre milioni di utenti unici ogni mese grazie ai social network. Non stupisce – o forse un po' sì – che la realtà italiana sia stata citata più volte da Facebook: prima dal capo europeo del social, Nicola Mendelsohn, e poi dalla Sandberg, che ha ricevuto i fondatori Bartolo L'Abbate, Domingo Iudice e Lucio Mele come unica realtà italiana delle sei definite più brillanti per il business. Infine, l'azienda di Menlo Park ha citato Pescaria all'interno della call per i risultati finanziari, dove ha sottolineato la grande comunicazione social dei suoi ristoranti.

Pescaria è nato nel 2015 da un'idea di Bartolo L'Abbate, che insieme a Domingo Iudice ha realizzato l'idea non di un ristorante di pesce tradizionale, ma di una sorta di fast food gourmet dove vengono serviti panini di pesce. Un piatto che gli abitanti di Polignano e tutti i turisti in visita in quelle zone conoscono bene. Raggiunti dallo chef Lucio Mele, i fondatori hanno quindi dato vita ad uno degli esperimenti di fast food più interessanti d'Italia, che in poco tempo si è allargato a Polignano – dove ora si sono trasferiti in un ristorante più grande in piazza e hanno aperto uno "spin off" chiamato Tomarito nella vecchia sede in via Roma – e ha aperto due locali a Milano, uno in riva al mare a Trani e presto ne aprirà un altro a Roma.

Pescaria su Facebook e Instagram

Fin da subito, la comunicazione di Pescaria ha coinvolto il web. Anche il nome viene da lì: "Il nome lo abbiamo deciso dopo un concorso online in cui abbiamo messo in palio 100 euro" ha spiegato Domingo Iudice a Repubblica. "Una settimana prima dell'apertura, avvenuta il 25 maggio, abbiamo postato su Facebook la foto di un panino con la tartare di tonno. Pensavamo che all'inaugurazione venissero solo i parenti, invece sono arrivate 500 persone". È stato il punto di partenza della comunicazione social, che ad oggi sposta il 95 percento delle risorse su Facebook e Instagram, dove vengono pubblicati fino a 150 contenuti ogni mese da un team dedicato alla pagina Facebook (circa 200.000 Mi piace) e al profilo Instagram (136.000 follower). Un approccio che gli ha garantito le grazie di Facebook.

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Giornalista dal 2002 specializzato in nuove tecnologie, intrattenimento digitale e social media, con esperienze nella cronaca, nella produzione cinematografica e nella conduzione radiofonica. Caposervizio Innovazione di Fanpage.it.
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