Progetto “Scuola in Chiaro”, al via gli Open Data per gli istituti scolastici
Il progresso passa anche dalla scuola. L'era digitale voluta da Monti e dal suo Governo arriva anche tra i banchi di medie e licei con l'adesione del MIUR al progetto Open Data. Dopo il Ministero della Pubblica Istruzione, la Camera dei Deputati e la Regione Piemonte, anche il dicastero guidato da Francesco Profumo renderà pubbliche tantissime informazioni relative agli istituti scolastici, i programmi, i servizi offerti e così via.
La raccolta delle informazioni continua, seppur a rilento, ma sono quasi la totalità gli istituti che hanno fornito almeno le informazioni principali sulle proprie strutture.
Un servizio molto utile per quanti si trovano a valutare tra diverse scuole alle quali iscriversi, in quanto ci consente di avere molte informazioni sulle caratteristiche degli istituti che ci interessano, “un servizio” ha affermato lo stesso Profumo per creare “un'amministrazione più moderna e trasparente che, attraverso Internet, metta a disposizione dei cittadini tutte le informazioni necessarie per accedere ai servizi e scegliere con consapevolezza dove iscrivere i propri figli. Questi dati, tra l'altro, consentiranno una migliore organizzazione degli organici e delle classi".
Grazie al progetto Scuola in Chiaro, disponibile in una sezione del sito del MIUR, sarà possibile conoscere in anticipo i servizi offerti dalle scuole (aule, palestre, laboratori), il numero degli studenti e dei docenti, programmi aggiuntivi e schede di valutazioni, informazioni preziose per poter scegliere con maggiore sicurezza per il destino dei propri figli.
La modernizzazione della scuola italiana non finisce qui. Nelle volontà del Ministro Profumo c'è quella di digitalizzare e snellire l'intero iter burocratico legato alla scuola. Alcuni istituti già da quest'anno offrono la possibilità, accanto alla maniera tradizionale, di poter effettuare iscrizioni ed altri tipi di incombenze burocratiche direttamente online, senza quindi spostamenti e lunghe code ed entro il prossimo anno il servizio sarà esteso obbligatoriamente a tutte le scuole italiane.