Nonostante il continuo successo di applicazioni per la messaggistica istantanea e dei social network, le email ricoprono ancora un ruolo importante nella vita di tutti i giorni, soprattutto in ambito lavorativo. Quotidianamente vengono inviate circa 200 miliardi di email in tutto il mondo, ma la loro gestione varia molto a seconda delle persone. Alcune ricevono risposta, altre vengono cancellate, mentre a volte non vengono nemmeno aperte. Ma da cosa dipende? Uno studio condotto dalla University of Southern California in collaborazione con gli Yahoo!Labs ha studiato circa 16 miliardi di email, concentrandosi sugli scambi avvenuti tra due persone all'interno di 190 milioni di messaggi.
Il risultato è che, secondo i ricercatori, il 90% delle email ottiene una risposta entro un giorno, mentre circa la metà ricevono una risposta entro 50 minuti dalla ricezione del primo messaggio. Velocità che giustifica anche il secondo dato, cioè quello legato alla brevità delle email: 5 parole sono la media dei messaggi inviati, mentre solo un terzo del totale contiene più di 100 parole. Da cosa dipende questo divario? Spesso dal momento in cui si riceve la mail: nel pomeriggio si scrivono risposte più corte rispetto al mattino, perché bisogna gestire un flusso più ampio.
Il segreto per ottenere una risposta veloce? Inviare le email durante le ore lavorative e nei giorni feriali. Lo studio ha inoltre evidenziato differenze nei tempi di risposta anche a seconda dell'età di chi scrive i messaggi. I più giovani sono anche i più veloci (una media di 13 minuti per gli adolescenti), seguiti dai ragazzi dai 20 ai 35 anni (16 minuti), gli under 50 (24 minuti) e gli over 51 (47 minuti). In questo caso le differenze in merito alla lunghezza sono poche, ma la fascia più anziana tende a rispondere meno man mano che le email si accumulano. Non si notano invece differenze per quanto riguarda il sesso: uomini e donne rispondono con le stesse tempistiche.
