Dobbiamo ammetterlo, soprattutto negli ultimi tempi il mercato degli smartphone è stato invaso da un'incredibile piattezza e pochi nuovi dispositivi con una propria identità univoca. Ormai tutte le aziende, alla presentazione di un nuovo top di gamma, presentano almeno 2 varianti in grado di coprire diverse fasce di mercato, l'effetto "wow" dei display borderless è diventato semplice normalità e le fotocamere popup non stupiscono più, ma sono diventate quasi una feature "di serie" per tutti gli smartphone con display senza notch. E poi arriva Asus, che continua a camminare per la sua strada ed evita di presentare decine di smartphone all'anno, che con un'idea tanto semplice quanto geniale ha portato una ventata d'aria nuova in un mercato che, appunto, forse ha già fatto vedere tutto. E questa ventata d'aria nuova ha un nome, Asus Zenfone 6. Certo, non è uno smartphone perfetto, ma lo Snap 855, la batteria da ben 5000 mAh e (soprattutto) la nuova Flip Camera, lo rendono forse uno dei dispositivi più divertenti da utilizzare di quest'anno. Ma andiamo con ordine.
Design Asus Zenfone 6
Spesso 9.2 mm e pesante 190 grammi, lo Zenfone 6 non è di certo tra i modelli più compatti del mercato, ma lo schermo flat (quasi totalmente borderless) e la lieve curvatura della cover posteriore, favoriscono una presa salda e molto comoda da utilizzare.
Lo spessore del bordo inferiore dello schermo continua ad essere più marcato degli altri tre, probabilmente perché è stato utilizzato un pannello LCD invece che un AMOLED, ma tutto sommato l'esperienza d'uso è piacevole e comoda. Nel sottilissimo bordo superiore invece è presente anche la capsula auricolare, praticamente invisibile, che funziona anche da secondo speaker e che è affiancata da un Led di notifica.
Niente sensore sotto lo schermo, ne tantomeno sensore laterale. Con lo Zenfone 6, Asus continua con il tipico sensore per le impronte digitali nella back cover che, tra l'altro, perde l'iconica spazzolatura dell'azienda, a favore di un colore più piatto e senza particolari giochi di luce. È una scelta apprezzabile, soprattutto considerando che la back dover è tutta in Gorilla Glass 6, ma che è vanificata dal bruttissimo logo color ciano, che risulta troppo grande e visivamente invasivo, ed è posizionato in maniera verticale: sarebbe stato più piacevole se l'azienda avesse optato per un logo più piccolo, magari parallelo al bordo inferiore del dispositivo e di colore bianco. Ma, poco male, sopravviveremo.
Chiaramente, la prima cosa che salta all'occhio è la Flip Camera, la cui struttura è realizzata in Liquid Metal, un materiale sostanzialmente riesce a garantire resistenza e flessibilità superiori alla plastica. In ogni caso, il meccanismo di chiusura ed apertura della fotocamera sembra essere resistente, può anche essere posizionato manualmente e, in caso di caduta, il sistema di protezione lo chiuderà automaticamente (e molto velocemente). Ciò che resta un'incognita è la durata nel tempo e la resistenza soprattutto alla polvere (e alla sabbia, in vista dell'estate), ma di questo ne potremmo parlare tra qualche mese perché, per ora, il meccanismo è impeccabile.
È anche presente un quarto tasto multiuso, al quale è possibile associare una qualsiasi funzione a scelta (come l'avvio dell'Assistente Google), ma è talmente alto che praticamente sarà impossibile raggiungerlo mentre si utilizza lo smartphone con una mano.
E così come tutti gli smartphone con fotocamera meccanica, anche nell'Asus Zenfone 6 non sono presenti la certificazione IP, ovviamente a causa del meccanismo di rotazione della Flip Camera, e la ricarica wireless.
Hardware Asus Zenfone 6
L'Asus Zenfone 6 è animato dal velocissimo Snapdragon 855, affiancato da 6 GB oppure 8 GB di Memoria RAM LPDDR4X e una memoria interna che può essere di 64 GB, 128 GB o 256 GB e continua ad essere di tipo UFS 2.1, a differenza di quanto abbiamo visto nel OnePlus 7 Pro che utilizza le UFS 3.0 (ma che costa decisamente di più). Molto interessante la possibilità di utilizzare due SIM contemporaneamente, assiema ad una scheda di memoria microSD.
In ogni caso, le prestazioni dello Zenfone 6 sono senza dubbio da primo della classe, tutto il comparto hardware fa benissimo il suo lavoro e il dispositivo riesce ad eseguire tutti i giochi e le operazioni più complesse senza alcun problema, anzi. Anche la gestione del sistema operativo è fulminea, e la nuova ZenUI è solo la ciliegina sulla torta, ma di questo ne parleremo dopo.
Buona anche la gestione delle temperature: dopo circa un'oretta di utilizzo molto stressante lo Zenfone 6 inizia a riscaldarsi, ma nulla che possa influenzare l'esperienza utente.
Sono chiaramente presenti il WiFi ac, il Bluetooth 5.0, la radio FM e l'ingresso per le cuffie cablate con jack da 3.5mm. Purtroppo però, la porta USB non è 3.1, quindi niente uscita video. Velocissimo il sensore per le impronte posteriore, di tipo tradizionale, che può essere anche affiancato dallo sblocco con il volto che è altrettanto veloce, ma che richiederà di aspettare circa 1 secondo affinché la Flip Camera si ruoti.
La batteria è da ben 5000 mAh ed anche se riesce a garantire un'autonomia quasi di due giorni (con un utilizzo poco stressante), porta con se alcune rinunce non indifferenti. La ricarica veloce rimane da 18W e compatibile con lo standard Quick Charge 4.0, il che significa che per una carica completa da 0 a 100% ci vorranno circa due ore, e non è presente la ricarica wireless che, di fatto, avrebbe fatto aumentare non solo il costo di produzione del dispositivo, ma anche il già importante spessore.
Display Asus Zenfone 6
Il display dello Zenfone 6 è da 6.4" FullHD+ ed utilizza un pannello IPS con una luminosità massima di 600 nits e uno spazio colore DCI-P3 del 100%. È un pannello compatibile con HDR10 ma, ad oggi, Asus è ancora in attesa della licenza Netflix e non abbiamo avuto modo di testarne le reali prestazioni. Tutto sommato si tratta di un display di ottima qualità, che fa sentire la mancanza dell'AMOLED soprattutto per quanto riguarda l'intensità dei neri, ma che riesce a garantire una resa cromatica molto accesa ed ottimi angoli di visione.
Buona anche la sensibilità del sistema di luminosità automatica, che fa benissimo il suo dovere ed è molto veloce, leggermente meno piacevole la visibilità in condizioni di luce diretta, dove si potrebbe avere qualche problemino di lettura, soprattutto qualora si utilizzassero temi molto scuri.
Fotocamera Asus Zenfone 6
Prima di palrare della fotocamera dell'Asus Zenfone 6 devo fare una precisazione: so di andare contro corrente, ma personalmente non riesco ad apprezzare in alcun modo il sensore Sony IMX586 da 48 megapixel, tanto osannato da tutti i brand che lo utilizzano nei propri smartphone, perché lo trovo estremamente rumoroso e molto scarso in termini di contrasto e saturazione. E, ahimè, anche l'Asus Zenfone 6 utilizza questo sensore.
Ed è proprio perché utilizza questo sensore, nella fotocamera principale, che bisogna fare un plauso agli sviluppatori di Asus, perché sono riusciti a tirare fuori del buono anche dal Sony IMX586, e a sviluppare un'applicazione Fotocamera con la migliore interpretazione (e gestione) di questo sensore mai vista in uno smartphone del 2019. Inoltre, lo Zenfone 6 è l'unico top di gamma ad essere dotato di solo 2 fotocamere (anche il Pixel 3, per esempio, ne ha 3) e la possibilità di utilizzare i sensori posteriori (anche quello grandangolare) per i selfie è veramente un'idea geniale. Brava Asus.
Tornado al tecnico, il comparto dual-camera è costituito dalla già discussa fotocamera principale da 48 megapixel con f/1.79 e un campo visivo di circa 79°, ed una grandangolare da 13 megapixel con un campo visivo da 125°. Lo zoom è solo digitale e nessuna delle due fotocamere è dotata di stabilizzatore ottico. Ma, a parte queste piccole mancanze, una cosa è chiara: la fotocamera dello Zenfone 6 è la più divertente che ho mai avuto modo di provare e riesce realmente a stimolare lo spirito creativo di chi fotografa.
Gli scatti realizzati con la fotocamera principale dello Zenfone 6 sono tra i migliori mai visti con il sensore di Sony e grazie a due modalità HDR (HDR+ automatica ed HDR++ migliorata) è possibile ottenere risultati veramente soddisfacenti. In alcuni casi, la modalità HDR++ riesce davvero a fare la differenza, ma richiede molta più attenzione nell'utilizzo, non solo perché il tempo di scatto è decisamente più lungo, ma anche perché tende molto ad esaltare i colori (certe volte anche in modo piuttosto innaturale, in stile Huawei) e di notte è assolutamente sconsigliata.
Ma è proprio il concetto di Flip Camera che rende tutto più divertente. Nello scatto di una foto o nella registrazione di un video, è possibile utilizzare il modulo fotocamera in qualsiasi angolazione, ed è possibile inclinarlo sia manualmente, sia tramite un controllo a schermo che con il bilanciere del volume: un'idea fantastica e molto utile, soprattutto in determinate condizioni di scatto.
Tra le modalità più originali introdotte dalla Flip Camera spicca senza dubbio il Panorama automatico che, posizionando lo smartphone orizzontalmente e tenendolo fermo, permette di realizzare fotografie panoramiche con il semplice tocco di un tasto: la fotocamera si ruoterà automaticamente e farà tutto il lavoro.
Ottima anche la modalità Ritratto, che permette di modificare moltissimi fattori relativi al volto del soggetto inquadrato e darà la possibilità di variare il diaframma da un f/0,95 ad un f/22.
Buoni i video, che nonostante la mancanza di una stabilizzazione ottica risultano molto fluidi e privi di vibrazioni, e che possono essere registrati fino alla risoluzione di 4K a 60 fps con la fotocamera principale e 4K a 30 fps con la fotocamera grandangolare.
Insomma, il comparto fotografico dello Zenfone 6 è la caratteristica che ci ha più convinti (e divertiti) del dispositivo, e la Flip Camera è la cattiva idea che più ho amato negli ultimi anni. La possibilità di poter ruotare la fotocamera a proprio piacimento ed in qualsiasi occasione, riesce davvero a dare sfogo alla creatività, anche se potrebbero essere necessarie alcune prove prima di entrare pienamente nell'ottica e riuscirla a sfruttare al massimo delle sue potenzialità.
Software Asus Zenfone 6
Zenfone 6 è animato da Android Pie 9.0 personalizzato dall'ultima versione della ZenUI e, permettermi di dirlo, pare che Asus abbia davvero ascoltato le richieste dei propri utenti, semplificando ancora di più la sua GUI e rendendola molto simile a quella presente nei Pixel. Insomma, se prima gli smartphone dell'azienda erano pieni zeppi di inutilità software e personalizzazioni a mo di gaming phone, ormai l'esperienza utente è praticamente identica ad una Google Experience, il che non può che essere solo un punto a favore.
Ma se l'esperienza grafica potrebbe sembrare quasi identica a quella di un Pixel, in realtà nella ZenUI ci sono molte opzioni in più. È possibile per esempio clonare alcune applicazioni tramite Twin Apps, la barra di navigazione è personalizzabile ed è possibile nasconderla a favore delle gesture, e la funzionalità OptiFlex dovrebbe accelerare l'avvio delle applicazioni, consumare meno in standby e ridurre i ricamenti.
Prezzo e data di vendita in Italia Asus Zenfone 6
Asus Zenfone 6 è in vendita in Italia con un prezzo di partenza di 499 euro, per la versione 6/64 Gb, che arrivano a 599 euro per la versione 8/256. Si tratta di un prezzo estremamente interessante che non solo non è aumentato rispetto alla generazione precedente (Asus è praticamente l'unica a non aver rincarato il suo dispositivo quest'anno) ma che fa dello Zenfone 6 uno dei top di gamma più economici del 2019.
Si tratta di uno smartphone concreto e veloce, tutto quello che deve fare lo fa benissimo. Ha qualche mancanza, è vero, ma la Flip Camera, la batteria estremamente capiente e il prezzo di vendita lo rendono uno dei dispositivi più interessanti di quest'anno. Certo, oltre alla Flip Camera alcuni potrebbero dire che gli manca quel quid che lasci stupito chi lo utilizza, ma probabilmente è un compromesso necessario per rendere possibile un prezzo di vendita così concorrenziale.
Insomma, generalmente non siamo soliti a dare un punteggio numerico ai dispositivi, ma devo ammettere che qualora dovessi farlo, allo Zenfone 6 probabilmente gli darei un corposo 8.5, se non un 9, per via del rapporto qualità/prezzo e per il divertimento che ho provato mentre scattavo le foto con la Flip Camera.