Di Sonos ne abbiamo parlato tantissimo. Qualche tempo fa abbiamo provato la Sonos Beam, un'ottima soundbar con HDMI Arc che, accoppiata con i Sonos Play One permette di creare un sistema surround wireless con l'integrazione di Alexa, l'assistente digitale di Amazon. Ma questi due prodotti sono solo la punta dell'iceberg dell'ecosistema di Sonos, un ecosistema che sin dal principio ha fatto del multi-room e della qualità audio le sue caratteristiche principali.
E proprio per quanto riguarda il multi-room, in pochi sanno che è stata proprio Sonos ad inventare il concetto di multiroom senza fili, e l'ha detto nel lontano 2002, quando l'audio diffusione domestica era ancora legata alla stesura dei cavi in ogni stanza della casa.
Da allora le cose sono cambiate tantissimo, ma ciò che è rimasta praticamente invariata è la gamma di prodotti dell'azienda, composti da uno speaker piccolo, uno medio, uno grande, un subwoofer, due soundbar e qualche altro complemento per adattare i vecchi sistemi stereo a questo nuovo concetto.
Ed è per questo che sono sempre stato curioso di provare l'ultima versione del Sonos Play:5, molto diversa dalle precedenti soprattutto in termini di design e materiali, ma apprezzata anche dagli audiofili più esigenti per la sua qualità dell'audio.
La linea del nuovo Sonos Play:5 è chiaramente più moderna rispetto alle vecchie generazioni ed è estremamente essenziale, con forme minimaliste e materiali plastici. Ed è proprio la plastica che ha suscitato i primi dubbi tra i più esperti, perché generalmente nella fascia di prezzo in cui è venduto lo speaker di Sonos si predilige il legno, ma in effetti la scelta del policarbonato non è stata poi così sbagliata: la qualità audio è eccezionale, ma di questo ne parleremo a breve, e il design moderno potrebbe renderlo anche un complemento d'arredo.
Superiormente sono presenti i tasti di controllo a sfioramento, mentre il logo di fabbrica è piazzato al centro e in verticale, in modo da essere adattato anche ad un utilizzo in coppia dei diffusori: perché qualora si dovessero acquistare due Sonos Play:5 si potrebbero posizionare in verticale ed utilizzare in coppia per avere una riproduzione audio stereofonica.
Posteriormente è presente un ingresso ethernet, l'alimentazione, un tasto da utilizzare per la prima connessione del dispositivo e un apprezzatissimo ingresso ausiliario, con il quale sarà possibile non solo connettere smartphone e tablet utilizzando il cavo, ma si potrà ascoltare anche un lettore di dischi in vinile: una scelta che personalmente mi è piaciuta fin dal primo momento, che ha reso il Play:5 il mio speaker principale anche per gli LP.
C'è anche il WiFi integrato, con il quale lo speaker si potrà connettere alla rete senza la necessità di alcun cavo, mentre purtroppo continua a mancare il modulo Bluetooth, presente in alcuni degli speaker diretti concorrenti del Play:5 e che sarebbe stato molto utile per dei collegamenti temporanei.
E parlando di mancanze, a differenza della Sonos Beam e del nuovo Sonos One, il maxi-speaker dell'azienda non integra Alexa ne alcun assistente digitale: per poterlo utilizzare si potrebbe acquistare un Amazon Echo Input, ma in questo caso si andrebbe a perdere l'ingresso ausiliario.
Ma è dietro la griglia nera frontale che si nasconde il cuore del Sonos Play:5. Lo speaker dell'azienda di Santa Barbara integra ben sei altoparlanti, tra cui tre midwopofer presenti nella inferiore, e tre tweeter posizionati superiormente con due particolari coni, in modo da allargare il fronte sonoro: in soldoni, il tweeter centrale è fisso verso il centro del punto di ascolto, mentre gli altri due diffusori sono rivolti verso i rispettivi lati. Per questo, qualora si utilizzi un solo diffusore, è consigliabile mantenere la posizione orizzontale. Il tutto è gestito da sei amplificatori digitali, uno per ogni altoparlante, e il circuito DSP che sta dietro al sistema TruePlay.
Il risultato è un suono decisamente più corposo rispetto agli altri dispositivi della serie di Sonos ed è decisamente tra i migliori della categoria. A prescindere dal wattaggio di ogni speaker incluso nel Play:5, il responso delle nostre orecchie è stato senz'altro positivo: sin dal primo ascolto la differenza con gli altri speaker di Sonos è rilevante, le frequenze basse potenti ed avvolgenti, risultano sempre ben bilanciate rispetto alle medio-alte e a qualsiasi livello di volume, non si presenterà neanche una micro-distorsione.
Il cuore dell'ecosistema di Sonos è senza dubbio l'applicazione e chi già conosce gli speaker dell'azienda sa che si tratta di un'app molto affidabile, che guida l'utente sin dalla prima installazione e che integra una serie di funzioni avanzate. È possibile associare il proprio account di Spotify e rendere il Play:5 uno speaker wireless per lo streaming musicale, e così come per Spotify lo speaker di Sonos è compatibile con Apple Music, Google Play Musica, Tidal e tantissime altre piattaforme. Non manca la compatibilità con AirPlay 2, il che non solo rende possibile il controllo di Siri, ma permetterà di inserire il dispositivo di Sonos in un sistema multi room basato sulla piattaforma di Apple, oppure renderà possibile utilizzare gli speaker dell'azienda come diffusori audio wireless per il Mac: comodissimo.
Molto interessante anche la funzionalità Trueplay, disponibile solo su alcuni modelli iOS, che grazie ad una procedura guidata analizzerà l'audio riprodotto dagli speaker personalizzandone l'equalizzazione in base all'ambiente in cui sono stati posizionati.
Il Sonos Play:5 è in vendita al prezzo ufficiale di 579 euro, ma su Amazon è spesso disponibile in sconto. Certo, si tratta di un prezzo non accessibile a tutti, che però è in linea con il mercato in cui si inserisce lo speaker dell'azienda, che a sua volta riesce a garantire una resa audio senza paragoni e tra le migliori della categoria.
Nasce poi come un diffusore wireless inserito in un contesto multi-room, compatibile anche con AirPlay di Apple, e fa egregiamente il suo lavoro anche grazie ad un'app semplice e completa. Ma le sue prestazioni gli permettono di gareggiare con solo con i migliori esponenti della categoria, ma anche con i veri sistemi stereo. Peccato per l'assenza di un assistente digitale: se fosse stato possibile utilizzare Alexa o addirittura Google Assistant, il Sonos Play:5 sarebbe stato senza dubbio il migliore diffusore wireless di fascia alta.