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Sedie a rotelle e protesi per le braccia: ecco le 230 nuove emoji per il 2019

Anticipate più volte nel corso degli scorsi mesi, le nuove emoji per il 2019 sono state approvate dal consorzio Unicode. La maggior parte aveva già fatto capolino nelle indiscrezioni precedenti, ma non mancano alcune novità. Da ora gli sviluppatori di dispositivi, sistemi operativi e app potranno lavorarci per introdurle nei propri prodotti.
A cura di Redazione Tech
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Anticipate più di una volta nel corso dell'anno scorso, ormai sono ufficiali: le nuove emoji che vedranno la luce sugli smartphone, sui social network e sulle piattaforme di messaggistica di tutto il mondo sono state annunciate in queste ore dal consorzio Unicode, ovvero l'ente che si occupa di definire gli standard di comuncazione adottati tra i dispositivi elettronici per trasformare il codice binario in caratteri alfabetici o — nel caso in esame — in faccine. In totale sono 230, anche se in realtà il conteggio include varianti differenti delle stesse espressioni o rappresentazioni.

Nel dettaglio, le nuove faccine saranno 59. Il numero si alza a 75 se di alcune delle emoji comprese vengono conteggiate le varianti di genere, e a 230 prendendo in considerazione tutte le varianti possibili che includono anche le diverse tonalità della pelle. In effetti in quest'ultima tornata le nuove emoji che riguardano le persone sono numerose: come era stato anticipato nei mesi scorsi, un'intera serie di nuove emoji riguarderà coppie multiculturali e dai diversi orientamenti — una serie di combinazioni che da sola fa alzare il conteggio delle nuove faccine parecchie unità. Tra i caratteri già trapelati troviamo anche una serie relativa alle disabilità e ai relativi strumenti di ausilio, come braccio meccanico, cane guida, apparecchio acustico e sedia a rotelle, ma anche negli altri ambiti i pronostici si sono rivelati per lo più corretti: da waffle e cipolle in ambito alimentare a puzzole e bradipi in quello animale, passando per paracadute, banjo, faccina che sbadiglia e molto altro.

In effetti l'iter di approvazione delle nuove emoji — per quanto lungo e travagliato — non è certo segreto: è lo stesso consorzio Unicode a svelare i candidati all'inclusione durante le varie parti del processo. Ora però che il nuovo catalogo è definitivo, gli sviluppatori di dispositivi, sistemi operativi e app possono finalmente mettersi al lavoro per inserirlo all'interno dei propri prodotti: per alcuni sarà questione di pochi mesi, mentre per altri (come Google e Apple, che hanno nuove versioni dei propri sistemi operativi in arrivo soltanto nella seconda metà dell'anno) potrebbe volerci più tempo.

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