Dalla notte degli Oscar nulla è più come prima. Se prima dell'autoscatto più ritwittato della storia, quella delle selfie era un'usanza di nicchia, da quando Ellen DeGeneres ha riunito i big del mondo di Holliwood in un'unica fotografia, i social network sono stati praticamente invasi da autoscatti di ogni genere. Proprio analizzando parte dei post su Facebook, Twitter e Instagram (per un totale di 6,4 milioni di immagini con dati di geolocalizzazione), Suggestme.com è riuscito a stilare una vera e propria classifica delle città nelle quali vengono scattati più autoscatti.
Secondo il sito, la città dove si scattano più selfie in assoluto è Londra: parchi, strade e attrazioni della capitale britannica fanno da sfondo addirittura al 14% degli autoscatti realizzati e condivisi con uno smartphone. Seguono New York e Amsterdam in seconda e terza posizione, spinte dal fascino di Times Square, della Statua della Libertà, del Rijksmuseum e del Van Gogh Museum.
A chiudere la top ten Barcellona, Parigi, Berlino, Roma, Sydney, Istanbul e Atene, ma nonostante la capitale italiana si piazzi solo al settimo posto, dalla ricerca risulta che il Colosseo è l'attrazione storico/turistica più amata e più utilizzata al mondo come sfondo per le selfie.
Insomma, nonostante il fenomeno delle selfie sia stato classificato dall'American Psychiatric Association (APA) come una vera e propria patologia, che ha addirittura coniato un termine che descrive l'ossessivo del selfie, ovvero selfitis (che rivelerebbe una "mancanza di autostima e lacune nella propria intimità", tali da portare poi il soggetto a compensare l'immagine di sé attraverso la presenza artefatta e curata sui social network), il fenomeno della condivisione degli autoscatti continua ad invadere il web e i maggiori social network, al punto da spingere alcuni dei più importanti dizionari al mondo a riconoscere il termine: la parola "selfie" è stata da poco inclusa nel Merriam Webster, assieme ad altri 149 nuovi termini di uso comune.