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Skype, rischio intercettazioni. Microsoft cambia la struttura del programma

Dopo l’acquisizione del noto software per le chiamate voip Microsoft sta lentamente cambiando la rete su cui si basa il programma, rendendolo aperta alle intercettazioni da parte di autorità come l’FBI. Crolla il mito dell’impenetrabilità del programma che conta oltre 600 milioni di utenti nel mondo.
A cura di Angelo Marra
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Il tema delle intercettazioni telefoniche, soprattutto in Italia, ha trovato da sempre due fazioni contrapposte. Da una parte c'è chi non gradisce che le conversazioni private siano “alla mercè di chiunque” (anche se ciò non è affatto vero, visto che solo l'autorità giudiziaria può farlo e solo in caso di indagini), dall'altra la riservatezza e la privacy dell'utente dovrebbe essere messi al riparo da qualsiasi eventuale abuso, come quelli riportati dalla cronaca. Da sempre però il paradiso dei riservati è stato Skype, il famoso programma per le chiamate voip che grazie alla sua struttura che sfrutta gli utenti stessi come nodi è praticamente impenetrabile alle intercettazioni persino per la società stessa. O meglio era, visto che lo scorso anno Microsoft l'ha acquisita e da allora ha cominciato a cambiare la struttura interna del programma, affidando a server dedicati il traffico telefonico “bypassando” gli utenti.

SKYPE APRE ALLE INTERCETTAZIONI? – In tal maniera i dati non sono affidati ad una rete intricatissima creata dagli user ma vengono smaltiti da dei centri nevralgici sotto il pieno controllo di Redmond. Finora Skype si era trincerata dietro all'impossibilità tecnica di fornire alle autorità i tabulati delle conversazioni (oltre a non essere tenuta a farlo dal punto di vista legale, non essendo ufficialmente una compagnia telefonica) ma questo cambiamento messo in atto da Microsoft potrebbe cambiare le carte in tavola. La limitazione della rete è venuta meno, pertanto rimane solo nella volontà dell'azienda guidata da Ballmer l'eventuale collaborazione con le autorità. Quel che è certo è che per la criminalità organizzata, che a lungo ha utilizzato il programma per tutelarsi da eventuali “ascolti indesiderati” ora ha un'arma in meno per le sue comunicazioni; per gli utenti rimane solo la preoccupazione naturale che nasce quando una struttura libera diventa improvvisamente controllata. Con la rete perennemente a rischio di bavaglio e governi ed istituzioni costantemente alla ricerca di strumenti per controllarla, ogni mutamento rischia di far nascere il sospetto.

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