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The Ocean Cleanup, il progetto di un diciannovenne per salvare gli oceani [VIDEO]

Ha diciannove anni e vuole salvare gli oceani con la sua invenzione. Per realizzare il suo progetto ha dato vita a una campagna di crowdfunding con l’obiettivo di raccogliere due milioni di dollari e che, a due mesi dalla chiusura, ha superato il milione di dollari in donazioni.
A cura di Dario Caliendo
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Si chiama Boyan Slat, ha diciannove anni e studia Ingegneria Aerospaziale. E come la maggior parte dei suoi colleghi ha un sogno, ma siamo convinti che il suo è davvero speciale: ripulire gli oceani dalla spazzatura, plastica compresa.

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Per riuscirci il giovane studente, ha lanciato una raccolta fondi in crowdfunding con la quale si è posto l'obiettivo di raccogliere due milioni di dollari per poter testare su larga scala la sua invenzione. Si tratta di una sorta di spazzino dei mari, composto da un sistema galleggiante in grado di raccogliere i rifiuti presenti in acqua sfruttandone le correnti naturali, e senza danneggiare l'ecosistema. Un'idea rivoluzionaria, il cui costo è 33 volte inferiore rispetto a quello relativo ai tradizionali sistemi di pulizia delle acque attualmente disponibili.

Per avere tutte le informazioni relative al progetto, e per seguire in diretta l'andamento della raccolta fondi, il giovane olandese ha dato vita a un sito web dedicato a The Ocean Cleanup – questo il nome della nobile impresa – nel quale è possibile leggere anche parte della storia e dei tentativi fatti dal giovane per arrivare alla sua geniale intuizione, che potrebbe davvero contribuire a salvare i mari e gli oceani.

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In proporzione alla cifra offerta per finanziare il progetto, ci si potrà rendere conto di quanta plastica si sarà raccolta dal fondo dei mari: si parte da una piccola donazione di quattro euro e mezzo, che permetterebbe di raccogliere circa un chilo di plastica, e passando per i 550 euro,  che aiuterebbero a raccogliere circa centoventi chili di plastica, si può arrivare a una maxi donazione di settemilaquattrocento euro, con la quale non solo si aiuterebbe il giovane a raccogliere millesettecento chili di plastica dagli oceani, ma si otterrebbe anche un biglietto per partecipare a una spedizione verso una delle enormi isole di immondizia della "Great Pacific Garbage Patch".

Se, a prima vista, potrebbe venire il dubbio sulla fattibilità del progetto pensato da Boyan Slat, in realtà la sua realizzazione è molto più vicina di quanto possa sembrare: a oggi le persone che hanno creduto in lui sono già oltre le ventiduemilacinquecento, e a sessantuno giorni dalla chiusura della raccolta fondi il giovane è riuscito a raccogliere oltre un milione di dollari.

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