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Opinioni

Uber, la protesta dei tassisti a Parigi: auto ribaltate e copertoni in fiamme

Nella giornata di oggi i tassisti parigini hanno manifestato contro il servizio di auto con conducente Uber, ribaltando diverse macchine e bloccando l’accesso ad aeroporti e stazioni ferroviarie. Per contrastare gli scontri, la polizia ha dovuto utilizzare gas lacrimogeni e caricare i manifestanti, che nel frattempo avevano bloccato le strade della capitale francese incendiando copertoni delle ruote.
A cura di Marco Paretti
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Nella giornata di oggi i tassisti parigini hanno manifestato contro il servizio di auto con conducente Uber, ribaltando diverse macchine e bloccando l'accesso ad aeroporti e stazioni ferroviarie. Per contrastare gli scontri, la polizia ha dovuto utilizzare gas lacrimogeni e caricare i manifestanti, che nel frattempo avevano bloccato le strade della capitale francese incendiando copertoni delle ruote. Le auto sospettate di appartenere al servizio americano sono state prese di mira con razzi o ribaltate in mezzo alla strada. Un tassista è stato portato in ospedale dopo essere stato investito nel corso degli scontri.

uber parigi manifestazione

La manifestazione ha comportato gravi disagi per tutti i cittadini e turisti che si sono ritrovati bloccati nel traffico a bordo di taxi o automobili di Uber. Molti di essi sono stati costretti ad abbandonare l'auto in mezzo alla strada per poi procedere a piedi verso aeroporti stazioni. Persino la cantante Courtney Love è stata coinvolta dalle sommosse: in diversi tweet ha spiegato che la sua macchina è stata presa d'assalto e il suo autista tenuto in ostaggio. La manifestazione contro Uber si è svolta in diverse città della Francia ed è il risultato della continua presenza del servizio sul suolo francese nonostante la legge lo abbia già bollato come illegale.

I rapporti da Parigi parlano di vere e proprie gang di tassisti a caccia di autisti di Uber agli aeroporti di Charles de Gaulle e Roissy, dove le automobili del servizio sono state ribaltate. Anche le macchine a noleggio – legali nel paese – sono state prese d'assalto da alcuni manifestanti, così come sono finiti nelle mire dei rivoltosi i tassisti che non hanno partecipato alla mobilitazione. "I tassisti parlano molto, ma generalmente non siamo violenti" ha spiegato Malia, tassista 50enne "Dobbiamo sfamare le nostre famiglie e abbiamo debiti enormi a causa delle licenze per operare. Ci sentiamo intrappolati". In Francia le proteste hanno ottenuto il supporto dei politici – sia di destra che di sinistra – che però hanno condannato la violenza che le ha accompagnate. Molti utenti dei social media, invece, hanno criticato aspramente la manifestazione, definendo i tassisti "troppo costosi rispetto anche alle altre città".

In Italia il servizio UberPop è stato bloccato con l'accusa di concorrenza sleale e violazione della disciplina amministrativa che regola il settore taxi. Il ricorso nei confronti di UberPop era stato presentato ad aprile da parte di alcune associazioni di categoria. La variante del servizio permette a chiunque di diventare autista semplicemente utilizzando l'applicazione: bastava registrarsi sul sito e fornire tutti i documenti richiesti all'azienda americana, per poi decidere liberamente quando rendersi disponibili e offrire passaggi a pagamento a tutti gli utenti. La decisione dei giudici milanesi, però, ha sospeso ogni tipo di attività legata ad UberPop su tutto il territorio italiano, impedendo agli iscritti di continuare ad offrire il servizio di trasporto.

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Giornalista dal 2002 specializzato in nuove tecnologie, intrattenimento digitale e social media, con esperienze nella cronaca, nella produzione cinematografica e nella conduzione radiofonica. Caposervizio Innovazione di Fanpage.it.
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