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Hacking Team

Violato l’account Twitter di Hacking Team, svelati documenti riservati

L’azienda italiana Hacking Team, una delle più conosciute al mondo per i sofisticati strumenti che vende a governi e agenzie di sicurezza, è finita nel mirino degli hacker e ha subito una pesante violazione del proprio account Twitter. Dal file diffuso, di 400 GB, emergono rapporti con governi oppressori e non certo democratici.
A cura di Francesco Russo
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Hacking Team

L'azienda italiana Hacking Team, una delle più conosciute al mondo per i sofisticati strumenti che vende a governi e agenzie di sicurezza, è finita nel mirino degli hacker e ha subito una pesante violazione del proprio account Twitter. In pratica, l'azienda che fornisce strumenti anti-intrusione e strumenti di sorveglianza (il più conosciuto si chiama "Da Vinci"), quindi proprio per evitare episodi di hacking, è stata a sua volta violata. Il grave incidente è avvenuto ieri sera e attraverso l'account è stato reso pubblico un file delle dimensioni di 400 GB contenente migliaia di indirizzi email e documenti classificati come "riservati". Il nome dell'azienda è quindi diventato "Hacked Team".

L'incidente occorso all'azienda leader a livello mondiale per sistemi di sicurezza avanzati, molti di questi strumenti sono stati utilizzati nei casi di privacy che hanno fatto notizia in tutto il mondo, è un episodio che ha fatto il giro del mondo e su Twitter in poche ore #HackingTeam è diventato subito argomento di tendenza tra i più twittati.

L'azienda milanese, coinvolta anche nel caso "Datagate", è dunque finita nel mirino degli hacker e dal suo account Twitter sono stati diffusi files che documentano i rapporti con i vari governi, ad esempio Corea del Sud, Kazakistan, Arabia Saudita, Oman, Libano e la Mongolia, di cui erano stati negati i rapporti in un'altra precedente occasione, negando di avere rapporti con governi oppressori. E tra i vari documenti pubblicati ci sarebbero anche i nomi delle aziende clienti che avevano acquistato i sistemi di sicurezza. Tra i vari documenti rivelati dal file Torrent c'è anche una fattura in Egitto di 58 mila euro per lo strumento "RCS Exploit Portal".

Quindi l'accusa, e di conseguenza la motivazione che potrebbe essere alla base di questo episodio di violazione, è che l'azienda italiana ha avuto rapporti con governi non certamente democratici. Come dimostra, dal file pubblicato, una fattura da 480 mila euro al governo del Sudan. La stessa associazione "Reporters Without Borders" aveva inserito Hacking Team come uno dei "nemici della rete".

Lo stesso fondatore di Hacking Team, Christian Pozzi, si è visto violato il suo account Twitter, dopo aver ammesso il grave incidente di violazione subito dalla sua azienda. @christian_pozzi infatti non è più raggiungibile.

La scorsa estate la società di sicurezza informatica Kaspersky Lab, insieme a Citizen Lab, osservando proprio i server di Hacking Team aveva scoperto una nuova generazione di virus informatici in grado di spiare smartphone Android e iOS pensata per colpire attivisti, difensori dei diritti umani, giornalisti.

Al momento non si conoscono dettagli sugli autori della violazione.

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