Tra gli annunci dei nuovi titoli presentati durante l'E3 2019 di Los Angeles, uno di quelli che più hanno attirato l'attenzione del pubblico è sicuramente Watch Dogs Legion, terzo capitolo della fortunata serie open world a tema hacker che quest'anno porta con sé un interessante spunto tecnologico. Non a caso per molti presenti alla fiera Legion si è rivelata essere una delle sorprese più gradite e di certo uno degli spunti di discussione più popolari tra i padiglioni del Convention Center losangelino. Ecco le 5 cose che ci sono piaciute della nostra prova con mano.
Puoi essere chiunque
È l'aspetto che di certo colpisce di più. Come avevamo spiegato in un articolo a parte, l'obiettivo degli sviluppatori era quello di fare un passo nella direzione di un open world diverso e più completo, dove tutti gli elementi che compongono il mondo di gioco non sono solamente oggetti e personaggi di sfondo ma veri e propri elementi interattivi. Nel caso di Legion questo approccio si concretizza nella gestione dei personaggi non giocanti, che nel terzo episodio della serie diventano i veri protagonisti del gioco. Il concetto è semplice: non c'è un singolo protagonista, ma i giocatori potranno profilare i vari cittadini della Londra del futuro per individuare quelli caratterizzati da abilità particolarmente utili e reclutarli. Può essere un esperto di droni, un capace picchiatore o un abile cecchino: una volta individuato il personaggio a noi utile, basterà compiere alcune missioni per convincerlo ad unirsi alla causa dei DesSec e poterlo controllare nel gioco. Questo può essere effettuato con ogni singolo essere umano presente all'interno del mondo di Legion, con l'unico limite costituito dal numero massimo di alleati che è possibile assoldare: 20, ovviamente sostituibili in qualsiasi momento. In ogni momento è possibile passare da un personaggio all'altro.
Le tre classi
Oltre alle singole abilità, ogni personaggio assoldabile è caratterizzato da una delle tre classi disponibili nel gioco: l'enforcer, l'infiltrator e l'hacker. La prima è la classe più d'azione e quella fortemente basata sulle armi da fuoco e sul combattimento corpo a corpo, l'abilità è una particolare granata; la seconda è quella dedicata all'infiltrazione e allo stealth, l'abilità è una tuta mimetica che rende invisibili; la terza è quella dedicata all'hackeraggio di droni e infrastrutture complesse, l'abilità è un ragno controllabile a distanza. In questo modo il gioco si assicura una discreta varietà di approcci alle varie situazioni, che a seconda della classe selezionata possono essere completamente diversi.
La tematica attuale
Se il primo Watch Dogs aveva "semplicemente" introdotto tematiche relative all'hacking, il secondo capitolo aveva associato queste meccaniche di gioco ad una storia che fungeva da critica – anche abbastanza efficace – dell'attuale gestione dei nostri dati da parte dei colossi tecnologici. Anche se il gioco non faceva mai nomi espliciti, era impossibile non notare un chiaro riferimento ad aziende come Google e Facebook. In Legion Ubisoft continua su questa strada proponendo un mondo futuro in cui l'attuale approccio tecnologico ha portato ad un mondo dove i robot hanno sostituito gli umani in molti lavori e l'utilizzo di algoritmi ha creato una società dove le autorità impongono un controllo totalitario su tutta la popolazione. È in questo contesto che si inserisce il nuovo capitolo, che dalla nostra prova ha lasciato trasparire un'interessante spunto di riflessione.
La Londra del futuro
Legion è ambientato in una visione distopica di Londra, dove il controllo totalitario delle autorità ha portato a ribellioni e presenza in forze della polizia e dei droni all'interno delle strade. Ciò che colpisce appena si entra all'interno del mondo di gioco, però, è l'impatto visivo della visione futuristica della metropoli degli sviluppatori. Nella demo che abbiamo potuto provare siamo stati a Camden Town, uno dei quartieri più famosi di Londra che in Legion è stato ricreato con un taglio futuristico pieno di neon e apparecchiature tecnologiche. Per un colpo d'occhio davvero accattivante.
I droni
A complicare ulteriormente la nostra attività ribelle all'interno della Londra di Legion, oltre ai soldati del governo ci saranno anche i droni che controllano le strade e i tetti della città. Questi sono suddivisi in due categorie generali: quelli di controllo, che quindi possono individuarci e attaccarci, e quelli di trasporto, neutrali ma sfruttabili per gli spostamenti. Entrambi possono essere controllati dai giocatori, nel primo caso per attaccare le forze nemiche e nel secondo caso per potersi spostare velocemente da una zona all'altra della città saltandoci sopra. Usando classe hacker, infine, sarà possibile lasciare un piccolo ragno robot con il quale infiltrarsi nelle zone nemiche e neutralizzare i nemici.