L'acquisizione di WhatsApp Messenger da parte di Facebook ha dato una forte spinta a un trend ben chiaro: nel mondo della messaggistica istantanea, sono sempre di più gli utenti che danno importanza alla propria privacy. A quanto pare, ad accorgersene sono praticamente tutti i più importanti competitor dell'applicazione di Mark Zuckerberg, che con il tempo stanno trasformando le proprie piattaforme rendendole sempre più sicure e protette.
E dopo Wiper, l'applicazione studiata in modo da dare la possibilità agli utenti di eliminare le conversazioni sia sul proprio smartphone che su quello dell'interlocutore, arrivano due nuove funzionalità che trasformano sensibilmente le applicazioni WeChat e Line. Ma andiamo con ordine.
Con l'ultimo aggiornamento di WeChat, assieme ad una serie di nuove funzionalità e bug fix, gli sviluppatori hanno introdotto il Message Recall: si tratta di una funzionalità molto interessante, che – proprio come accade su Wiper – darà agli utenti la possibilità di eliminare per sempre i messaggi inviati oltre che nel proprio smartphone, anche nel dispositivo dell'interlocutore. A differenza di quanto accade nell'applicazione sviluppata da Wiper Inc. però, nella nuova versione di WeChat gli utenti potranno cancellare all’istante qualunque messaggio inviato nell’arco degli ultimi due minuti tenendo semplicemente premuto il messaggio da cancellare e selezionando la voce “Annulla invio” dal menu a scomparsa.
Interessanti novità anche per Line, l'applicazione "made in Japan" che ormai ha raggiunto ben quattrocentosettanta milioni di utenti in 230 Paesi, che tenta di recuperare terreno su applicazioni come Snapchat, che ha dato il via al fenomeno, Telegram e Slingshot, l'ultima nata in casa Facebook.
Con l'ultimo aggiornamento, anche su Line è possibile inviare messaggi contenenti testo, immagini, adesivi e informazioni di geolocalizzazione in una nuova modalità definita dagli stessi sviluppatori come "fantasma". Si tratta di una funzionalità già vista in altre piattaforme, che permetterà agli utenti di applicare un timer ad ogni messaggio (con una durata che può variare dai due minuti ai sette giorni), al termine del quale il contenuto si autodistruggerà.: nel momento in cui il ricevente del messaggio ne sblocca il contenuto protetto, partirà il conto alla rovescia, che si concluderà quindi con l'eliminazione automatica e del tutto definitiva.
Insomma il trend è chiaro, e in molti iniziano a domandarsi le motivazioni che spingono il colosso dei social network a non introdurre soluzioni simili anche in WhatsApp, l'applicazione che nonostante tutti gli agguerriti competitor continua a rappresentare la piattaforma di messaggistica istantanea più diffusa al mondo. Nella lunga attesa, di vedere introdotta la possibilità di effettuare telefonate VoIP: una funzionalità – di nuovo – disponibile in tantissime delle applicazioni alternative, ufficializzata dal CEO di WhatsApp, ma non ancora introdotta.
