Per un'azienda in difficoltà, l'ultima preoccupazione dovrebbe essere la festa di Natale. Soprattutto se per organizzarla vengono spesi 7 milioni di dollari. Yahoo è tornata a far parlare di sé a causa del party natalizio organizzato dal CEO Marissa Mayer, i cui costi organizzativi si assesterebbero sui 7 milioni di dollari secondo un documento di 99 pagine inviato da Eric Jackson, analista dall'azienda di investimenti SpringOwl, al consiglio di amministrazione dell'azienda e pubblicato su Business Insider. La festa in stile Grande Gatsby dal nome "Roaring '20s", secondo l'analista, rappresenta lo spreco di denaro che la Mayer ha portato avanti anche con Yahoo nel corso degli ultimi anni e che dovrebbe portare al suo licenziamento.
Una cifra che, sebbene sia stata subito contestata dalle persone vicine alla Mayer (in questo caso si parla di 2 milioni di dollari), ha sollevato diverse polemiche e critiche. Certo, si parla comunque dei 20 anni dell'azienda, ma la realtà americana non sta navigando in acque tranquille già da diverso tempo, tanto che la stessa Yahoo sta progettando uno scorporo dal suo stesso core business per mantenere l'unica parte di valore, le azioni di Alibaba, legate al brand. Il party, che ha accolto circa 4 mila persone, si è svolto all'interno del Dogpatch, uno spazio che in passato ha ospitato le feste di LinkedIn, Google e altre grandi aziende americane.
Agli occhi di molti, la serata di gala indetta da Yahoo è sembrata inappropriata visto il periodo instabile dell'azienda, soprattutto in virtù del costo milionario. Il documento inviato al cda descrive minuziosamente la spesa della Mayer nel corso degli ultimi anni, sottolineando una gestione del budget che poco ha portato all'azienda. Jackson ha stimato che, dal 2012, la spesa di Yahoo in altre società sia stata pari a 2,8 miliardi di dollari, ma che da questi investimenti non siano mai tornati reali profitti. In particolare, il documento mette a confronto l'acquisizione di Tumblr per 1 miliardo di dollari con quella di Instagram da parte di Facebook per la stessa cifra: il social network di Zuckerberg ha concluso un affare nettamente più remunerativo.
"Una cattiva gestione può portare ad un esodo di massa da parte dei manager, creando ulteriore instabilità" ha continuato Jackson, criticando inoltre la scelta dell'azienda di investire 450 milioni di dollari nel cibo gratis per i dipendenti. Un approccio utilizzato da molte realtà per aumentare la felicità dei dipendenti in un mercato del lavoro – ovviamente si parla di Silicon Valley – sempre molto competitivo, ma che in questo caso sarebbe sfociato in un investimento eccessivo. Tra le proposte della serata, gli ospiti hanno trovato candelabri, Rolls Royce, torri di champagne e un settore dedicato al gioco d'azzardo dove spendere 500 dollari (finti) che venivano offerti all'ingresso. Tutti i proventi, veniva spiegato agli invitati, sarebbero stati donati ad organizzazioni di beneficienza.