A partire da oggi Verizon è ufficialmente il proprietario di Yahoo, come previsto dall'accordo stretto lo scorso luglio tra il colosso delle telecomunicazioni e l'azienda da anni in grande difficoltà. Come alcune indiscrezioni avevano suggerito, la realtà americana non sarà più guidata da Marissa Mayer, il CEO che negli ultimi anni secondo molti ha contribuito all'affossamento di Yahoo nonostante inizialmente fosse stata indicata come una grande conquista visto il suo passato decennale in Google.
Ora che Yahoo è finita tra le mani di Verizon, l'operatore fonderà gli asset aziendali insieme a quelli di AOL, acquisita da Verizon nel 2015, in una nuova realtà chiamata Oath. Quest'ultima holding comprenderà siti come Huffington Post, Yahoo Sports, TechCrunch ed Engadget. Anche Tumblr finirà sotto l'ombrello di Oath. "Visto il mio cambio di ruolo, lascerò l'azienda" ha spiegato la Mayer in una nota. "Nonostante questo, voglio che sappiate che sono traboccante di nostalgia, gratitudine e ottimismo". L'ormai ex CEO uscirà dall'azienda con una buonuscita di 23 milioni di dollari.
La finalizzazione dell'accordo tra Verizon e Yahoo ha peraltro richiesto diverso tempo a causa di numerose problematiche che hanno minato e modificato l'offerta nel corso degli ultimi anni. La cifra iniziale di Verizon si era assestata su 4,83 miliardi di dollari, ma diverse problematiche – tra cui l'attacco hacker che ha colpito Yahoo – hanno portato ad un taglio di circa 350 milioni di dollari sull'offerta iniziale. Grazie alla fusione delle due realtà ora possedute, Verizon darà vita ad un colosso pubblicitario che secondo le stime gode già di 1 miliardo di utenti che in questo modo potranno essere profilati su tutti i portali in mano all'operatore. Un elemento che gli consentirà di targettizzare meglio gli annunci e contrastare le operazioni di Google ed Apple.