Realtà virtuale, intelligenza artificiale e, ovviamente, Facebook. Sono gli argomenti toccati dal fondatore e CEO del social network, Mark Zuckerberg, nel corso di un'intervista rilasciata a Business Insider, all'interno della quale il giovane imprenditore ha spiegato il futuro dei prodotti e delle tecnologie a lui più care. Con un particolare focus, ovviamente, sulla realtà virtuale che lo ha visto protagonista anche nel corso del Mobile World Congress 2016 di Barcellona, dove è salito sul palco di Samsung per parlare della tecnologia e del visore Gear VR, realizzato in collaborazione con l'ormai sua Oculus VR.
"Stiamo scommettendo sul fatto che la realtà virtuale diventerà una tecnologia importante" ha spiegato Zuckerberg. "Sono piuttosto sicuro di questo e ora è il tempo di investire". Sulle tempistiche, però, il CEO di Facebook è più cauto: "Non so quanto ci vorrà per creare l'ecosistema. Potrebbero volerci 5 anni, 10 anni o 15/20 anni. Secondo me saranno almeno 10". Come per gli smartphone, il cui mercato ha impiegato circa un decennio per raggiungere il mercato di massa a partire dal primo modello presentato. Resta comunque piuttosto fiducioso riguardo al Gear VR, considerato in grado di "vendere più unità rispetto a Oculus Rift".
Zuckerberg ha anche avuto modo di esprimersi sull'immagine che ha sollevato un grande polverone sul web e che lo vedeva camminare in mezzo al pubblico del MWC "distratto" proprio dai visori per la realtà virtuale di Samsung. "Penso che le persone tendano a preoccuparsi di tutte le nuove tecnologie" ha spiegato. "I critici hanno paura che se spendiamo tempo dando attenzione ai nuovi media o alle nuove tecnologie invece di parlare tra di noi rischiamo di isolarci. Ma gli umani sono fondamentalmente sociali, quindi penso che in realtà una tecnologia che non ci aiuta a comprenderci l'uno con l'altro non possa avere successo".
Non solo realtà virtuale; secondo Zuckerberg i grandi trend dei prossimi anni saranno i video ("Grande quanto il mobile") e la realtà virtuale, che lo vede impegnato fin da ora nello sviluppo di un'IA che lo possa aiutare con i lavori di casa. "Ci aspettiamo importanti progressi in questo campo in grado di guidarci verso grandi cose per la nostra società: meno incidenti stradali e diagnosi migliori, per esempio" ha continuato. E alla domanda riguardante i dubbi di alcune importanti figure sui possibili pericoli delle intelligenze artificiali, Zuckerberg ha risposto semplicemente: "È solo isteria".