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Facebook, disponibili le nuove opzioni per l’utilizzo del nome reale

Dopo più di un anno di critiche – con conseguenti scuse – Facebook ha avviato il processo di modifica degli strumenti che regolamentano le politiche in merito al nome reale, gli pseudonimi e i soprannomi annunciata lo scorso ottobre.
A cura di Marco Paretti
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Dopo più di un anno di critiche – con conseguenti scuse – Facebook ha avviato il processo di modifica degli strumenti che regolamentano le politiche in merito al nome reale, gli pseudonimi e i soprannomi annunciato lo scorso ottobre. A partire da oggi, quindi, il social network metterà a disposizione un nuovo sistema per segnalare nomi falsi e adotterà un algoritmo in grado di identificare con maggiore efficacia le richieste false. Facebook ha inoltre introdotto un canale di supporto legato alle tematiche LGBT, ai nomi non occidentali e alle situazioni di abuso o stalking. Il nuovo sistema è disponibile da oggi negli Stati Uniti e sarà attivato a livello internazionale se il social network raccoglierà un feedback positivo da parte dei cittadini statunitensi.

La modifica principale è costituita dal fatto che, al momento di segnalare un nome falso, il sistema richiederà più informazioni e permetterà di selezionare tra diverse opzioni, tra cui impostori, personaggi immaginari e nomi inaspettati. Una volta inviata la segnalazione, il proprietario dell'account avrà una settimana di tempo per rispondere prima che Facebook compia ogni azione di censura. Il social ha inoltre creato un team dedicato appositamente al supporto gli utenti attraverso il processo, prima relegato a mere procedure automatiche. Non sono state effettuate modifiche alle reali politiche sul nome reale, che dovrà restare quello utilizzato anche nella vita reale; un approccio che però apre anche ai soprannomi e agli pseudonimi con i quali siamo conosciuti da amici e parenti.

facebook strumenti nome reale

"Attraverso questo processo continueremo la nostra costante conversazione con la comunità di Facebook" ha spiegato l'azienda in una nota. "In questo modo gli utenti potranno condividere con noi il loro pensiero sui miglioramenti che vorrebbero vedere all'interno della piattaforma". Da diverso tempo l'obbligo di utilizzare il proprio nome e cognome ha dato vita a una serie di critiche e malcontenti da parte degli utenti che non vogliono inserire queste informazioni sul social network. Una questione legata alla privacy, ma non solo. Lo scontro si è acceso quando alcuni membri della comunità LGBT hanno iniziato a manifestare la propria disapprovazione, rivendicando il diritto di poter utilizzare i propri nomi d’arte. Ed è proprio da queste richieste che Facebook ha cominciato a pensare ad una modifica della sua politica, fino ad arrivare alla pubblicazione vera e propria delle nuove regole e, oggi, dei nuovi strumenti di supporto.

"Vogliamo creare la migliore esperienza possibile per chiunque" continua la nota divulgata da Facebook. "Continueremo ad effettuare miglioramenti fino a quando chiunque potrà utilizzare il nome con il quale è conosciuto da amici e parenti". Nonostante i cambiamenti, infatti, la questione relativa al documento da utilizzare per dimostrare il proprio nome reale è tuttora pressante. Attualmente, infatti, in caso di segnalazione Facebook richiede l'invio di un documento che possa dimostrare la propria identità: dalla carta d'identità all'abbonamento della biblioteca, dal passaporto alla pagella scolastica. In questo caso il problema è che, per quanto riguarda gli pseudonimi, è difficilmente dimostrabile il loro reale collegamento con la nostra persona e il sistema diventa limitante nel caso di persone appartenenti alla comunità LGBT. "Renderemo il processo più flessibile" ha assicurato Facebook. "Trovando nuovi elementi che possano identificare gli utenti senza aprire la porta all'abuso".

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Giornalista dal 2002 specializzato in nuove tecnologie, intrattenimento digitale e social media, con esperienze nella cronaca, nella produzione cinematografica e nella conduzione radiofonica. Caposervizio Innovazione di Fanpage.it.
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