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Opinioni

5 differenze tra Apple Watch Sport e Apple Watch

L’Apple Watch è quasi tra noi. Nel tempo che ci separa dall’uscita italiana è bene cominciare a scegliere quale modello acquistare tra l’edizione sportiva e quella standard, entrambe caratterizzate da diversi materiali e combinazioni di cinturini.
A cura di Marco Paretti
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L'Apple Watch è quasi tra noi. Lo è già, in realtà, in 9 paesi del mondo – Stati Uniti, Regno Unito, Australia, Canada, Cina, Francia, Germania, Hong Kong e Giappone – dove è uscito lo scorso 24 aprile, mentre le altre nazioni dovranno aspettare ancora un po', almeno fino a giugno. Nel frattempo, però, ci si può preparare all'uscita italiana decidendo quale modello acquistare, anche in base alle varie caratteristiche che differiscono nei tre modelli che Apple mette a disposizione. Lasciando da parte per un attimo l'Apple Watch Edition – versione dorata da 11 mila dollari – ai consumatori non milionari resta da scegliere tra l'Apple Watch Sport e l'Apple Watch standard, entrambi caratterizzati da diversi materiali e combinazioni di cinturini. Prima di passare alle differenze tra i due modelli, però, è bene fare una precisazione: a livello hardware e software non sono presenti differenze, sia che si parli della versione sportiva che di quella d'oro lo smartwatch della mela fa le stesse identiche cose.

1. Cassa

La prima differenza importante è costituta dai materiali utilizzati per la costruzione della cassa, vero cuore pulsante dell'Apple Watch. Il dispositivo – disponibile nel taglio da 38 millimetri e da 42 millimetri, a seconda del vostro polso – viene venduto nella versione sportiva con una cassa in alluminio, mentre l'edizione standard è dotata di cassa in acciaio inossidabile. Da un punto di vista visivo la differenza principale è che il rivestimento della versione sportiva è opaco, mentre quello dell'Apple Watch è a specchio. Questo elemento ovviamente è riferito ai due differenti target dei modelli: da una parte lo sportivo che desidera una cassa resistente ai colpi e ai graffi, dall'altra l'uomo o la donna che vede il dispositivo come un vero e proprio orologio e, di conseguenza, accessorio di moda. In quest'ultimo caso alcuni utenti hanno evidenziato l'insorgere di graffi simili a quelli che affliggevano il retro dei primi iPod, ma in forma più lieve. Entrambe le casse sono disponibili anche in versione nera.

2. Schermo

A protezione del display retina che caratterizza il quadrante dell'Apple Watch, le due versioni utilizzano due tipologie di vetro differenti. Da un lato la versione sportiva presenta un vetro Ion-X trattato con un processo che va a sostituire gli ioni più piccoli con ioni più grandi. Il risultato? Un vetro resistente a graffi e impatti. Dall'altro lato l'Apple Watch standard presenta un vetro in zaffiro, un materiale ancora più resistente – il secondo più duro dopo il diamante – che garantisce la protezione ultima al display. Nel corso dei primi test, diversi utenti sono riusciti a graffiare la versione sportiva dopo numerosi tentativi, ma in pochi sono riusciti a scalfire lo zaffiro. I due vetri hanno però un'importante differenza: quello dello sport è forse meno resistente ma più visibile alla luce del sole, mentre lo zaffiro risulta essere leggermente meno visibile all'aperto. Stiamo comunque parlando di differenze minime, che in alcun modo influiscono sull'usabilità generale.

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3. Corona Digitale e Sensore

Un'ulteriore differenza tra le due versioni è costituita dai due elementi innovativi presenti sulla cassa dell'Apple Watch: la Corona Digitale e il sensore per il battito cardiaco. La prima rappresenta uno dei metodi di controllo principali dello smartwatch della mela: ci permette di scorrere liste o effettuare lo zoom senza coprire lo schermo con le dita. Nell'edizione sportiva è totalmente argentata, mentre in quella standard presenta un piccolo cerchio nero che la rende visivamente più armoniosa con il resto del dispositivo. Per quanto riguarda il sensore, invece, la versione sportiva lo presenta in materiale composito, mentre in quella regolare è in ceramica. Anche qui, è bene ricordarlo, si tratta di differenze marginali che riguardano più la nobiltà dei materiali che l'effettiva utilità.

4. Cinturini

È importante fare subito una precisazione: tutti i cinturini sono compatibili con tutte le edizioni dell'Apple Watch, da quella sportiva a quella dorata. Ciò che cambia, semmai, è la possibilità di acquistarli insieme al dispositivo. Apple, infatti, ha selezionato diverse combinazioni – 25 in totale – tra le quali scegliere al momento dell'acquisto. Se per l'edizione standard la scelta può ricadere su diverti stili e materiali – pelle, metallo, alluminio, fluoroelastomero, etc, la versione sportiva è disponibile esclusivamente con il cinturino in fluoroelastomero colorato. In questo caso la scelta da fare è solo sul colore: bianco, nero, azzurro, verde o rosso. In seguito, però, si potranno acquistare ulteriori cinturini con i quali personalizzare il proprio smartwatch, anche di terze parti.

5. Prezzo

Il vero abisso tra le due versioni, ormai dovreste averlo capito, è proprio il prezzo. Utilizzando come punto di riferimento i prezzi dell'Apple Store francese – in mancanza di quelli italiani, non ancora annunciati – lo smartwatch della mela in versione sportiva avrà un costo base di 399€ (38 millimetri) e 449€ (42 millimetri), mentre l'edizione standard con cinturino in fluoroelastomero partirà da 649€ (38 mm) e 699€ (42 mm). I prezzi della versione sportiva, non essendoci ulteriori cinturini, non cambiano, mentre l'Apple Watch classico aumenta di prezzo a seconda del cinturino scelto, arrivando fino a 1.249€ per la versione con cassa in 42 millimetri e cinturino in acciaio. Nel mezzo troviamo proposte come il loop milanese, il loop in pelle, il classico in pelle e il moderno in pelle colorata. I cinturini da soli partono da 49€ (fluoroelastomero) e arrivano fino a 499€ (acciaio).

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Giornalista dal 2002 specializzato in nuove tecnologie, intrattenimento digitale e social media, con esperienze nella cronaca, nella produzione cinematografica e nella conduzione radiofonica. Caposervizio Innovazione di Fanpage.it.
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