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Agenda Digitale, entro il 2013 addio digital divide

Quasi tutto l’arco parlamentare ha presentato mozioni al Governo Monti per chiedere che il nostro paese colmi il divario tecnologico che ci separa dal resto dell’Europa. Entro il prossimo anno per l’intero territorio sarà garantita una banda minima di 2 mega al secondo.
A cura di Angelo Marra
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La scorsa settimana sono state presentate da FLI, IDV, GS-Ppa, Popolo E Territorio, API, MPA, Lega Nord, UDC, PDL e PD 11 mozioni per incentivare il Governo Monti a portare avanti i piani di Agenda Digitale per il nostro paese. Durante la discussione in aula è intervenuto Massimo Vari, sottosegretario allo Sviluppo Economico, che ha immediatamente chiarito la situazione vigente e gli impegno dell'esecutivo nel prossimo anno.

 "Oggi il divario digitale italiano riguarda il 5,6% della popolazione: infatti 3,4 milioni di italiani dalla propria casa non possono navigare su internet veloce. Per questo sono stati finanziati interventi per accelerare il piano nazionale sulla banda larga per rispettare il primo obiettivo dell’agenda digitale europea e garantire al 100% dei cittadini entro il 2013 la connettività ad almeno 2 megabyte al secondo".

 Le mozioni sono state quasi tutte approvate all'unanimità e segnano grandi passi avanti nel lungo cammino previsto per informatizzare e sviluppare le infrastrutture italiane. D'altro canto gli impegni con l'Europa ci impongono scadenze di un certo peso, come la copertura di almeno il 50% delle famiglie con una connessione superiore ai 30mbps entro il 2020. Il Governo Monti finora ha tenuto due linee separate per quello che riguarda l'implementazione della velocità di navigazione nel nostro paese.

Da una parte il Piano Strategico stilato dal Ministro Passera punta soprattutto sullo sviluppo di connessioni super veloci mentre la linea tenuta dal suo collega Profumo è quella di privilegiare la copertura del territorio, piuttosto che implementare le reti nelle zone a maggior densità di popolazione lasciando ancora scoperte vaste aree ancora non raggiunte da connessioni dignitose. Ora il Governo si pone una scadenza precisa, il 2013, per portare l'adsl a 2 mbps in tutte le case italiane, colmando quel gap che ci separa da tempo dai nostri partner europei. Linda Lanzillotta (API) ha chiesto che la cabina di regia istituita dall'esecutivo per gestire i piani di Agenda Digitale dia scadenze precise di tutti gli interventi previsti. Il rischio è infatti quello di un boom iniziale seguito da quell'immobilismo che troppo spesso ha condizionato lo sviluppo infrastrutturale dell'Italia. Staremo a vedere.

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