Dopo Apple, anche Amazon ha raggiunto l'obbiettivo: ora l'azienda di Bezos vale mille miliardi. Il colosso statunitense continua la sua "corsa ai record" a Wall Street, raggiungendo i mille miliardi di dollari di capitalizzazione. Nello specifico, il titolo ha toccato – per poi rintracciare – la quota 2.050,50, che ha permesso al gruppo di raggiungere il record.
L'influenza degli analisti per la corsa al rialzo
Certo, Apple ed Amazon non sono le prime al mondo, ma dallo scorso gennaio, il titolo di del colosso di Bezos è salito quasi del 75 percento e negli ultimi 12 mesi del 109 percento. A contribuire alla corsa al miliardo di Amazon sono stati i giudizi degli analisti, come Morgan Stanley che ha lasciato il racing a "overweight" (un termine tecnico che si utilizza quando le azioni in portafoglio vengono mantenute in una quota percentuale superiore rispetto al peso che la medesima azione ha nell’indice al quale appartiene) e che ha portato da 1850 dollari a 2500 dollari il target price delle azioni di Amazon, facendolo diventare di fatto il più alto di Wall Street. Anche gli analisti di Moffett Nathanson hanno alzato l'obiettivo di prezzo del titolo: alzandolo dai 2000 dollari ai 2100 dollari e dando la raccomandazione di "comprare".
Il riposizionamento dell'azienda
Analisti a parte, il titolo di Amazon ha beneficiato anche del riposizionamento della società che, ormai da tempo, si è aperta ad altri business e non punta solo sul commercio online: la voce che nel bilancio aziendale è indicata con la dicitura "altro" (e che include anche gli introiti provenienti dall'advertising) ha registrato circa 2.2 miliardi di dollari di ricavi con un rialzo di oltre il 130 percento. È un dato estremamente rappresentativo, che mette in evidenza come il colosso di Bezos sia ormai pronto a sfidare Google e Facebook anche per quanto riguarda la pubblicità online.
Ed anche se, attualmente, i ricavi provenienti dall'advertising di Amazon sembrano ancora spiccioli rispetto agli 88 miliardi di dollari di ricavi totali di Facebook e Google (che controllano metà del mercato pubblicitario), la veloce crescita di Amazon in questo particolare settore è dovuta ad un fattore estremamente importante per la vendita di pubblicità: la sua enorme platea di utenti, che giornalmente acquistano online e che forniscono una gigantesca mole di dati relativi proprio ai comportamenti di acquisto, oro colato in un ottica di posizionamento per le campagne di advertising