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Il coronavirus rischia di far saltare la principale conferenza di sviluppatori di videogiochi

La GDC 2020, prevista il prossimo marzo, rischia di saltare a causa del Coronavirus. Attualmente sono 10 le aziende che hanno comunicato ufficialmente la loro assenza all’importante evento di San Francisco, con la motivazione di volere tutelare la salute dei propri dipendenti. Dopo Sony, Facebook è la volta di Microsoft ed Epic Games.
A cura di Lorena Rao
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La GDC (Game Developer Conference) è un appuntamento che si tiene ogni anno a San Francisco rivolto agli sviluppatori e ai membri dell'industria videoludica. Tuttavia, l'edizione del 2020 prevista il prossimo marzo rischia di saltare a causa del Coronavirus (COVID19 o 2019-nCoV). Attualmente sono 10 le aziende che hanno comunicato ufficialmente la loro assenza all'importante evento di San Francisco, con la motivazione di volere tutelare la salute dei propri dipendenti. Tra le ultime a comunicarlo vi sono Microsoft, Epic Games e Unity, azienda del noto motore grafico. Ecco come esempio il messaggio rilasciato via tweet dalla casa di Fortnite: "Qui in Epic eravamo eccitati riguardo la partecipazione alla GDC 2020. Purtroppo, l'incertezza e le preoccupazioni per la salute hanno reso impossibile l'invio dei nostri dipendenti, e quindi abbiamo preso la difficile decisione di ritirare la partecipazione". C'è il rischio che la scia di assenze importanti cresca, portando all'annullamento della GDC 2020.

Le altre aziende che non saranno alla GDC 2020 a causa del Coronavirus

Le prime aziende a comunicare la rinuncia a partecipare alla GDC 2020 per il Coronavirus sono state Sony e Facebook. In particolare l'azienda di Mark Zuckerberg aveva in programma un maxi-evento incentrato su Oculus, il visore di Realtà Virtuale, che probabilmente troverà la realizzazione via streaming. Per la stessa ragione anche Electronic Arts, Square Enix, Capcom e CD Projekt RED hanno comunicato ufficialmente che non presenzieranno all'evento di San Francisco. Anche la Kojima Productions di Hideo Kojima ha confermato che non sarà presente, nonostante i due importanti incontri previsti, uno il 16 marzo con Eric Johnson, e l'altro il 19 marzo con l'autore videoludico giapponese in persona. In tutti questi casi, la motivazione è sempre la stessa: la tutela e la salvaguardia dei dipendenti che avrebbero dovuto presenziare alla GDC 2020.

Le precauzioni dello staff della GDC 2020

Il sito ufficiale della GDC 2020 raccoglie tutti gli aggiornamenti in relazione all'evento. Inizialmente, con l'aumento delle preoccupazioni derivate dalla diffusione del Coronavirus, l'organizzazione ha incentrato la comunicazione sulla salvaguardia e la sicurezza, come dimostrato dal post pubblicato lo scorso 20 febbraio: "Sulla base della rigorosa quarantena degli Stati Uniti intorno al Coronavirus e del gran numero di misure avanzate sul sito, siamo certi di poter eseguire un evento sicuro e di successo per la nostra comunità. A livello locale, il Dipartimento della sanità pubblica della California, il Dipartimento della sanità pubblica di San Francisco e la San Francisco Travel Association supportano l'organizzazione di eventi pubblici. Continuiamo inoltre a seguire le ultime linee guida di CDC e OMS".

Ancor prima era stata evitata la partecipazione di esponenti dell'industria videoludica siti in Cina, come riportato in un post del 13 febbraio: "A causa delle rigorose restrizioni ai viaggi e alla sicurezza negli Stati Uniti implementate il 2 febbraio 2020, tutti i nostri espositori con sede in Cina (circa 10 delle 550 aziende ospitate al GDC quest'anno) hanno dovuto rimandare la loro partecipazione al 2021, o stanno inviando personale nordamericano presso i loro stand. Non vediamo l'ora di ospitarli l'anno prossimo. Inoltre, i nostri partecipanti alla conferenza con sede in Cina (circa il 2% della partecipazione totale al GDC) non parteciperanno quest'anno, dal momento che il governo degli Stati Uniti ha limitato i visti e i viaggi da aree significativamente colpite da COVID19".

Nonostante le diverse iniziative precauzionali, nel corso di questi ultimi giorni sempre più aziende hanno comunicato la loro assenza, come dimostrato all'inizio dell'articolo. Tuttavia non è ancora certo che la GDC 2020 salterà: l'ultimo post pubblicato ufficialmente risale a quest'oggi e invita i partecipanti a seguire il sito per ulteriori aggiornamenti. In ogni caso, non sarebbe il primo evento internazionale ad essere annullato a causa del Coronavirus: è già successo al Mobile World Congress 2020 di Barcellona e al Salone di Pechino. C'è il rischio che la GDC rappresenti un ulteriore esempio, che mette in pericolo anche la concretizzazione di altri eventi futuri, come ad esempio l'E3 2020 di Los Angeles i prossimi 9-10-11 giugno.

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