È il 1956 quando Mary Wallace "Wally" Funk si rompe due vertebre a causa di un incidente sugli sci. "Non potrai più camminare" le dicono i medici. Non solo tornerà a farlo, ma a 22 anni sarà una delle 13 donne che per prime sarebbero dovute andare nello spazio. Non lo faranno, perché il programma Woman in Space (meglio conosciuto come Mercury 13) fu chiuso dal Governo statunitense con l'inizio della Guerra Fredda. Wally, con la sua licenza di volo presa a 17 anni e oltre 19.600 ore passate su un aereo, è però rimasta un simbolo. E oggi, a 82 anni, nello spazio ci andrà davvero a bordo della navicella New Shepard di Jeff Bezos, che sarà con lei e altri due "turisti spaziali" nel 16esimo test della capsula della sua Blue Origin.
Quello tra Wally e lo spazio è un appuntamento che si rincorre da decenni e che oggi finalmente sarà portato a termine. Come parte del progetto Mercury 13, la Funk è stata sottoposta ai primi test che avevano come obiettivo quello di scoprire se le donne potevano sopportare un viaggio nello spazio al pari degli astronauti di sesso maschile. Il risultato è scontato: non solo potevano farlo, ma secondo i test lo facevano meglio degli uomini. E tra le 13 donne che hanno partecipato al programma, Wally è stata quella che più di tutte ha dimostrato qualità eccelse.
La Guerra Fredda, però, ha messo fine al sogno di tutte le 13 donne: con la chiusura del progetto, lo spazio è rimasto un sogno e loro non sono state loro le prime donne a finire tra le stelle. Nel 1963 è stata l'Unione Sovietica a mandare Valentina Tereshkova nello spazio, mentre per la prima donna americana bisognerà aspettare fino al 1983Sally Ride. "Ero giovane e felice, pensavo sarebbe arrivato il mio momento" ha raccontato Wally ricordando la cancellazione del programma. "Se non oggi, tra qualche mese". Invece ha dovuto aspettare 60 anni. Nel 1962 ha fatto domanda due volte per le missioni Gemini, con un terzo tentativo arrivato nel 1966. Negli anni ha inviato quattro domande per diventare astronauta, tutte rifiutate perché non aveva una laurea in ingegneria. Anche l'astronauta John Glenn, selezionato per il progetto Gemini, non ce l'aveva. Però era uomo.
Oggi saranno invece due le persone senza laurea in ingegneria a volare nello spazio: Wally Funk e il 18enne Oliver Daemen. Due passeggeri che rappresentano anche due record per lo spazio: saranno la persona più giovane e quella più anziana ad andare tra le stelle. Alla fine sarà Bezos a portarla lassù, "soffiando" al rivale Richard Branson questo onore: Wally aveva già acquistato un biglietto per la Virgin Galactic per 200.000 dollari, ma con la compagnia di Branson non andrà nello spazio almeno fino al 2022. Così oggi, dopo 60 anni, per 4 minuti lo spazio sarà di Wally Funk. E di tutte le donne che ha ispirato.