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“Ecco il nuovo governo”: così Facebook ti inonda di post su Lega e 5 Stelle

“Segui il governo e i candidati eletti nella tua zona”. È questa la notifica che ieri Facebook ha inviato a tutti gli italiani iscritti al suo social network con un obiettivo piuttosto semplice: mostrare i membri del nuovo governo. Ma nell’epoca della polarizzazione e delle “bolle social”, questo approccio può essere problematico.
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A cura di Marco Paretti
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"Segui il governo e i candidati eletti nella tua zona". È questa la notifica che ieri Facebook ha inviato a tutti gli italiani iscritti al suo social network attraverso l'applicazione per smartphone – dal sito web, invece, pare non essere disponibile – con un obiettivo piuttosto semplice: mostrare i membri del nuovo governo e gli eletti nel collegio di riferimento per ogni singolo utente a secondo della loro residenza. Un approccio che va quindi a completare quello pre-elezioni, quando Facebook aveva mostrato una lista di politici candidati con la possibilità di seguirli e di visualizzare i loro programmi. Questa ulteriore iniziativa, però, porta con sé diversi dubbi.

L'approccio è semplice: se si apre la notifica ci si trova davanti ad una lista di politici eletti, dal Primo Ministro Giuseppe Conte a tutti i Ministri del governo, fino ai parlamentari eletti nel proprio collegio e in regione. Fin qui tutto bene: nulla da dire su uno strumento che notifica gli utenti dei parlamentari eletti, soprattutto quando si parla di quelli locali che, spesso, non godono della stessa visibilità di Primo Ministro e Ministri. Oltre a mostrare l'elenco, però, Facebook propone anche due opzioni: di seguire tutto il blocco di parlamentari o di seguirli uno per uno. Qui, secondo alcuni, c'è un problema.

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Ha senso che Facebook permetta agli utenti di seguire al volo gli eletti? Sì, perché comunque stiamo parlando del nuovo governo e ormai le pagine vengono utilizzate dai politici per veicolare i loro messaggi, anche nel quotidiano. Il problema, però, parte da questo elemento e arriva fino al funzionamento dell'algoritmo dello stesso social network: proponendo di seguire i parlamentari vincitori si va a creare una situazione nella quale improvvisamente il proprio profilo Facebook si "aggancia" ad una ventina di pagine legate esclusivamente a Lega e 5 Stelle. E questo, dopo i fatti degli ultimi anni in merito ai messaggi politici veicolati sui social, mostra il fianco a potenziali polemiche.

Ora, immaginate che un cittadino medio (e che quindi potrebbe non seguire attivamente molti politici sui social) si ritrovi davanti a questa schermata e scelga di seguire parte o tutte le pagine proposte. Da quel momento i risultati possono essere due: il News Feed conterrà una maggiore predominanza di contenuti pubblicati da esponenti di Lega e 5 Stelle e i messaggi sponsorizzati da queste pagine potranno essere veicolati con più forza verso questi utenti. Anche perché l'algoritmo di Facebook li registrerà come persone interessate a questi partiti, anche se questo interesse è stato di fatto "indotto". Infine, la pagina dedicata al nuovo governo consente di seguire e non di mettere Mi piace alle pagine dei parlamentari, una differenza che in realtà è importante: nel momento in cui si segue una pagina, si ricevono le notifiche dei post pubblicati. Insomma, nel periodo in cui si parla tanto di polarizzazione e di "bolle social", iniziative come questa – che, per carità, arrivano sicuramente da buoni propositi – rischiano solamente di aggravare la situazione non offrendo una voce contrastante.

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Giornalista dal 2002 specializzato in nuove tecnologie, intrattenimento digitale e social media, con esperienze nella cronaca, nella produzione cinematografica e nella conduzione radiofonica. Caposervizio Innovazione di Fanpage.it.
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