Facebook lancia il servizio che facilita il tagging nelle foto, e la privacy?
Nuovi problemi per Facebook per il lancio dell'impostazione che permette di consigliare agli utenti l’amico/a da taggare appena le foto sono online. La nuova opzione consente di riconoscere le facce degli utenti e suggerire istaneamente il tagging. La configurazione, infatti, chiamata “Tag Suggestions”, esamina le foto e riconosce automaticamente la presenza di amici intorno all’utente, attraverso una scansione dei visi possibile grazie ad un sofisticato algoritmo.
Come successo già con il lancio dei “News Feed”, quando il Ceo Zuckerberg dovette scrivere una lettera di pubbliche scuse, anche questa volta Facebook ammette che si sarebbe dovuto fare di più nello spiegare agli utenti la nuova opzione e come gestirla. Infatti, anche se c'è la possibilità di non attivare l’opzione, molti si sono lamentati che non era esplicitamente chiesto se gli users vogliono che sia attiva la configurazione o meno.
Facebook ha spiegato che il sistema, introdotto negli US in Dicembre 2010 e lanciato globalmente solo adesso, è inteso per implementare il processo di assegnazione di un nome ad una foto, opzione conosciuta come “tagging”, che crea spesso problemi all’azienda americana inerenti la privacy.
Graham Cluley, Senior Consultant di Sophos Technology, uno dei maggiori esperti al mondo nel virus e spam, ha detto che i problemi degli users sono meno sul prodotto e sulle sue finalità che sul modo in cui è stato diffuso.
Difendendo la tecnologia, un portavoce di Facebook ha detto alla BBC che c’è stato un malinteso sul concept del progetto e si scusa di non aver informato adeguatamente gli utenti. Dice: “Se qualcuno ha una buona ragione per non volere che il proprio nome compari nei suggerimenti, può disattivare l’opzione nei setting per la privacy. Avremmo dovuto essere più chiari durante l’implementazione del processo con gli users”. L’opzione “Tag suggestions” non consente di riconoscere estranei attraverso le fotografie, come alcuni hanno suggerito; nel blog il portavoce ha scritto "Quando gli amici caricano i loro album, Facebook cerca di determinare se una qualsiasi delle immagini riguarda te. Se si trova un’immagine che assomiglia a quella del proprio profilo personale, si può sollecitare uno dei tuoi amici di Facebook per il tag con il tuo nome”.
Attidudine “social”
Gli esperti della privacy sostengono che gli users devono avere più controllo sulle informazioni che condividono in generale e in particolare sul “tagging”; quello che c’è nelle impostazioni della privacy deve essere implementato nelle impostazioni generali di Facebook. L’azienda, d’altronde, incorre spesso in problemi di privacy, legati alla sua policy, e alla complessità della materia.
Un’indagine, del commissario canadese della privacy Jenny Stoddard, ha concluso che Facebook ha attuato grandi miglioramenti ma ha avvertito l’azienda che ci sarà un monitoraggio continuo sui cambiamenti futuri. Anche se il Ceo Zuckerberg ritiene che il Web dovrebbe essere “social” nel suo concept essenziale, Stoddard ha ribadito che bisogna rendere le impostazioni sulla condivisione delle foto più restrittive.
Come fare con la privacy
Per personalizzare le impostazioni, bisogna andare nel menu account in alto a destra e selezionare “Impostazioni sulla privacy”; in seguito trovare il pulsante “Personalizza le impostazioni” e, se si vuole disattivare l’opzione, nel box “Suggerisci agli amici le foto in cui ci sono io” selezionare “modifica” e dopo “no”.
La voce “Consenti agli amici delle persone taggate nelle mie foto e nei mie post di vedere tali elementi” consente di decidere se le immagini o i messaggi possono essere visti, oltre che dai propri amici, anche dagli “amici degli amici” in modo da comprendere un gruppo più ampio di persone. Per quanto riguarda la visibilità su Google è possibile cliccare su “Modifica le tue impostazioni” e sotto su “Applicazioni e siti web” per decidere se i dati su Facebook possano essere rintracciati anche sui motori di ricerca. Così si può avere un maggior controllo sulle informazioni che si condividono sia con gli amici che col proprio network più generale.