Facebook, Nasdaq rimborserà broker e investitori per i ritardi sull’Ipo
Dire che l'esordio in Borsa di Facebook non sia cominciato nel migliore dei modi rischia di essere un eufemismo. Oltre mezzora di ritardo a causa di motivi tecnici, un'inezia per i profani ma più di un'eternità per i frenetici ritmi di Wall Street, soprattutto per chi ha prenotato l'acquisto di azioni e si ritrova poi con in mano un pugno di mosche. I ritardi ed i problemi tecnici però, oltre alla brutta figura costeranno anche non poco alle tasche della Nasdaq Omx Group; oltre 100 milioni di dollari secondo le prime stime ma è probabile che il danno reale ammonti a molto di più. Per placare l'ira degli investitori e soprattutto la curiosità della SEC sulla faccenda la società ha deciso di presentare domani alla stessa Securities and Exchange Commission il suo piano di rimborso parziale per broker, finanziatori e tutti quelli che in qualche maniera hanno subito un danno dalla cattiva gestione dell'Ipo di Facebook. Naturalmente il rimborso non significa che la Consob americana decida di non procedere comunque con le indagini sugli avvenimenti del 18 maggio, anche perchè il piano adottato da Nasdaq potrebbe non accontentare gli investitori più importanti e sulla società pesa lo spettro della class action già annunciata lo stesso giorno della quotazione.