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Fortnite, il videogioco dei record

Fortnite: bambina di 9 anni in terapia per curare la dipendenza dal videogioco

Fortnite è il fenomeno del momento, ma c’è chi si è fatto prendere un po’ troppo la mano finendo in una vera e propria dipendenza da videogioco. È la storia di una bambina inglese di 9 anni finita in terapia perché troppo ossessionata dallo sparatutto.
A cura di Marco Paretti
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Che Fortnite sia uno dei fenomeni più grandi del settore videoludico dell'ultimo anno è ormai una dato assodato. Il titolo di Epic Games ha in poco tempo scavalcato anche il suo apparentemente imbattibile concorrente, Playerunknown's Battlegrounds, diventando uno dei titoli più giocati e mostrati in diretta degli ultimi mesi. Ma in questa situazione c'è chi si è fatto prendere un po' troppo la mano da Fortnite, finendo in una vera e propria dipendenza da videogioco. È la storia di una bambina inglese di 9 anni finita in terapia perché troppo ossessionata dallo sparatutto.

Come spiega il Daily Mail, la giovanissima videogiocatrice avrebbe mostrato diversi segni di dipendenza relativi proprio a Fortnite: a volte si svegliava di notte per giocare fino a 10 ore di fila senza andare in bagno e quando il padre ha provato a sottrarle l'Xbox One lei lo ha colpito. Una situazione che ha poi avuto conseguenze anche a livello scolastico, dove la bambina ha iniziato ad addormentarsi in classe e a ottenere voti sempre più bassi. "Quando le abbiamo chiesto il perché, lei è diventata più aggressiva" ha spiegato la madre Carol.

Inoltre, sulla carta di credito dei genitori sono improvvisamente arrivati addebiti da 60 euro al mese perché di nascosto la bambina acquistava elementi estetici e pass all'interno del gioco. Così inizialmente le è stato limitato il tempo di gioco a un'ora la sera e due nel weekend, ma anche con queste limitazioni "era talmente presa dal titolo da non andare nemmeno in bagno" continua la madre. Da qui la scelta di cercare aiuto in un percorso di psicoterapia per mettere un freno a questa dipendenza che, pare, sta avendo dei risultati. In questo caso, però, il fatto che la bambina stesse giocando a Fortnite è dovuto anche ad una disattenzione dei genitori: il PEGI, il metodo usato per classificare i videogiochi, indica che l'età minima per Fortnite è di 12 anni.

Cos'è Fortnite

È il fenomeno dell'anno basato su un concetto che a breve vedremo riproposto in molti altri giochi: il Battel Royale. L'idea è semplice e prevede lo sbarco di 100 giocatori su un'isola, che per vincere dovranno sopravvivere raccogliendo armi e risorse. È un tutti contro tutti: l'ultimo che sopravvive vince. A garantire il dinamismo dell'azione ci pensa una tempesta che, con il procedere del tempo, si restringe sempre più in maniera casuale ad ogni partita, spingendo i giocatori verso un punto preciso della mappa dove spesso le partite si risolvono tra una manciata di giocatori. La caratteristica particolare di Fortnite è che è possibile costruire delle piccole difese o torri utilizzando il materiale che è possibile raccogliere attraverso l'utilizzo del piccone.

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Giornalista dal 2002 specializzato in nuove tecnologie, intrattenimento digitale e social media, con esperienze nella cronaca, nella produzione cinematografica e nella conduzione radiofonica. Caposervizio Innovazione di Fanpage.it.
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