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Grazie a Warzone, l’ultimo anno di Call of Duty è stato il più clamoroso di sempre

A distanza di un anno dall’uscita dell’ultimo capitolo della serie, Modern Warfare, e a pochi giorni dall’uscita del prossimo Black Ops: Cold War, è ormai chiaro che l’ultimo anno è stato uno dei migliori se non il migliore in assoluto nella storia della serie. Ecco perché.
A cura di Marco Paretti
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Per Call of Duty gli ultimi 12 mesi sono stati incredibili. A distanza di un anno dall'uscita dell'ultimo capitolo della serie, Modern Warfare, e a pochi giorni dall'uscita del prossimo Black Ops: Cold War, è ormai chiaro che l'ultimo anno è stato uno dei migliori se non il migliore in assoluto nella storia della serie. Mai nei quasi 20 anni di attività della saga un capitolo è riuscito a restare così rilevante per tutta la durata del suo ciclo vitale come ha fatto Modern Warfare, tanto che alla soglia dell'uscita del nuovo Black Ops l'interesse nei confronti del capitolo del 2019 non sembra accennare a voler diminuire.

Un successo in gran parte dovuto a Warzone, la modalità battle royale che, pur prendendo spunto da quella dell'episodio precedente, è riuscita davvero a mettere sul tavolo una serie di contenuti e meccaniche incredibilmente accattivanti, rapendo completamente la comunità di giocatori e di streamer e riuscendo a spodestare persino Fortnite, ormai visto come un titolo molto legato a una fascia giovanissima di videogiocatori. Warzone invece è riuscito a riunire tutti: i giovani e i meno giovani. È stato un successo incredibile, che ad agosto registrava 75 milioni di utenti e che ha poi continuato a macinare numeri grazie ai continui aggiornamenti del gioco.

Qui il plauso va anche agli sviluppatori di Infinity Ward, che in 12 mesi hanno messo a punto una scaletta di aggiornamenti e novità davvero efficaci e in grado di mantenere alta l'attenzione nei confronti del gioco. I cambiamenti della mappa, l'inserimento del treno e, recentemente, della metropolitana, i segreti nascosti qua e là per Verdansk e la capacità di mettere in campo grandi operazioni come quella appena avviata per Halloween si sono rivelate una ricetta vincente per un titolo che ormai è diventato un fenomeno culturale e virale su tutte le piattaforme online.

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L'evento di Halloween organizzato negli ultimi giorni è la ciliegina sulla torta di questa situazione. Verdansk stravolta in una versione notturna, elementi cosmetici sparsi per la mappa da trovare, missioni e tanti easter egg a tema spaventoso: il nuovo look temporaneo di Warzone è maestoso. E intelligente. L'idea di inserire jump scare casuali quando si aprono le casse (in alcuni casi appare un fantasma che urla sullo schermo) è un'idea geniale che chiaramente punta anche a tutto quel segmento di streamer i cui filmati di reazione sono infatti diventati virali nel corso delle ultime ore. In questo Infinity Ward non ne ha sbagliata una. L'ottimo lavoro si è poi riversato anche nella componente multiplayer classica, che negli ultimi giorni si è trasformata completamente in ogni suo aspetto in una variante a tema Halloween. Accogliendo anche due personaggi "horror": Leatherface e Jigsaw.

Proprio la componente multiplayer è l'altra faccia splendente della medaglia di Modern Warfare. La suddivisione in stagioni, il continuo inserimento di nuovi personaggi e gli aggiornamenti settimanali, oltre che il battle pass, hanno contribuito a rendere l'ultimo anno uno dei più entusiasmanti della storia del multiplayer di Call of Duty. Anche grazie alla scelta di inserire mappe nuove e storiche all'interno delle playlist, il multigiocatore non ha mai perso la sua freschezza e anzi ha tenuto incollati milioni di videogiocatori per 12 mesi. È stato un anno incredibile, così tanto che ora il futuro post Modern Warfare è davvero incerto.

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Il futuro con Black Ops: Cold War

Bisogna ricordare che lo sviluppo dei titoli della serie procede con una tempistica triennale: il tempo totale di sviluppo richiede tre anni, poi si pubblica il gioco e si ricomincia lo sviluppo triennale. Sono tre gli studi coinvolti in questo processo: Infinity Ward, Sledgehammer e Treyarch. Ora Infinity Ward dovrà tornare a sviluppare un Call of Duty che vedremo tra due anni, mentre Treyarch sta per pubblicare il suo in un clima non certo facile. Dopo aver giocato la beta di Cold War è impossibile non notare un tentativo di adattamento di meccaniche, grafiche e altri elementi che sembrano essere stati inseriti al volo all'interno del gioco. Come dire, Modern Warfare ha avuto così tanto successo che a questo punto non si può rivoluzionare più di tanto il format

Il risultato, almeno per ora, è però quello di un prodotto un po' insipido, con meccaniche legate più ai vecchi COD che a Modern Warfare e apparentemente senza quella grinta che ha caratterizzato l'ultimo anno. Un grande punto di domanda è anche Warzone: si adatterà al motore grafico e alle meccaniche di Cold War o vivrà una vita propria con le attuali meccaniche? L'arrivo nella beta della modalità Bomba Sporca sembra indicare più la prima opzione e, pad alla mano, le prime sensazioni sono quelle di una modalità divertente ma con meccaniche meno accattivanti rispetto a quelle attuali. Insomma, se Warzone dovesse essere tutto così sarebbe un piccolo passo indietro. Ma per questo dovremo attendere l'uscita del gioco. Nel frattempo ci godiamo le ultime settimane di una grande annata per Call of Duty.

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Giornalista dal 2002 specializzato in nuove tecnologie, intrattenimento digitale e social media, con esperienze nella cronaca, nella produzione cinematografica e nella conduzione radiofonica. Caposervizio Innovazione di Fanpage.it.
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