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Hacker prendono in ostaggio iPhone e Mac e li bloccano dopo aver rubando i dati di iCloud: ecco come proteggersi

Un gruppo di pirati informatici ha violato l’account iCloud di alcuni utenti australiani, bloccando i dispositivi in remoto e pretendendo un vero e proprio riscatto. Ecco alcuni semplici consigli, su come proteggere il proprio account Apple.
A cura di Dario Caliendo
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Secondo quanto si legge sul Sydney Morning Herald diversi utenti australiani sono stati vittima di un vero e proprio attacco da parte di un gruppo di pirati informatici, che hanno bloccato diversi iPhone, iPad e iPod Touch tramite la funzionalità integrata in Trova il mio iPhone: per sbloccare i propri dispositivi e per tornare a rientrare in possesso di tutti i dati memorizzati, i malcapitati si sono trovati nella situazione di dover pagare un riscatto agli hacker, che avrebbero poi proceduto alla riattivazione.

Non si hanno notizie certe se gli Oleg Pliss, questo il nome del gruppo di hacker che ha letteralmente preso in ostaggio centinaia di dispositivi iOS, abbiano utilizzato i dati personali rubati nell'attacco ad iCloud avvenuto lo scorso 22 maggio, quel che è certo è che tutti gli utenti che avevano già attivato un codice di protezione ai propri dispositivi hanno subito potuto risolvere il problema, proprio perché Trova il mio iPhone consente di inserire un codice di protezione esclusivamente ai dispositivi che non sono ancora stati protetti dai propri utenti.

Per gli utenti che viceversa non avevano attivato alcun codice di protezione sui propri dispositivi iOS e che sono stati vittima dell'attacco, l'unico modo per rientrare in possesso dei propri iPhone, iPad e addirittura Mac è stato contattare il supporto tecnico di Apple, spiegare nel dettaglio l'accaduto e procedere a una lunga trafila per resettare e modificare tutti i dati relativi alla sicurezza.

Come proteggere il proprio account iCloud dagli hacker

Più si andrà avanti nel tempo, maggiori diventeranno i pericoli e le insidie che invaderanno la rete. Il bug Heartbleed, l'accatto ad eBay e lo stesso attacco ad iCloud, sono solo la punta dell'iceberg di un un problema che purtroppo è destinato a crescere nel tempo. Proteggere i propri dati personali è diventato ormai un vero e proprio dovere per ogni utente, e per farlo è necessario seguire una serie di linee guida che di certo renderanno più difficoltoso il lavoro degli hacker:

  • Mai utilizzare password univoche. Utilizzando la stessa password su più servizi come iCloud, Gmail, Facebook etc, semplifica sensibilmente il lavoro dei malintenzionati e mette in serio pericolo tutti gli account: la prassi comune di un hacker che riesce ad avere accesso ad una password di un determinato servizio, è quella di provare la medesima chiave di accesso su tutte le altre piattaforme più diffuse, in modo da prenderne possesso il più semplicemente possibile. Per evitare che ciò accada, è buon uso utilizzare una password differente per ogni servizio e piattaforma online.
  • Utilizzare l'autenticazione a due fattori. L'autenticazione a due fattori è una modalità di protezione molto difficile da violare, perché è strutturata in modo da richiedere l'inserimento di un codice temporaneo dopo aver inserito i dati di login del proprio account. Non tutte le piattaforme dispongono di questa tecnologia di autenticazione, ma Facebook, Gmail, Twitter e iCloud sì.
  • Utilizzare un codice di accesso o il TouchID nei dispositivi iOS. Per evitare che qualche malintenzionato acceda ai dati personali memorizzati in un dispositivo iOS o che, come nel caso australiano, ne renda impossibile l'utilizzo bloccandolo in remoto, è essenziale che ogni dispositivo iOS sia protetto da un codice di sicurezza univoco da accoppiare – nel caso in cui fosse possibile – anche all'inserimento dell'impronta digitale.
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