Il futuro del lavoro nasce dal presente

Siamo stati colti di sorpresa da qualcosa di inaspettato, che ha creato cambiamenti e ha rivoluzionato la nostra vita e le nostre abitudini. Ma l’innovazione ci ha aiutato a trovare soluzioni alternative. Dallo smart working alla riconversione di alcune produzioni per realizzare mascherine e respiratori, a ciò che ci permette di rimanere uniti anche tra le mura domestiche. La fibra di Open Fiber unisce l’Italia e la connette da Nord a Sud. E di questi tempi, continua a crescere offrendo nuove opportunità di lavoro, anche da remoto.
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Non si vede, non si sente, ma si percepisce: qualcosa di assolutamente piccolo e insidioso ha invaso le nostre strade obbligandoci a cambiare stile di vita. Stare a casa forzatamente è diventata una misura a cui sottoporsi per la protezione di tutti – a cominciare dai propri cari – ma non è stato semplice rivoluzionare la routine, il lavoro e la gestione della famiglia in pochi giorni. Eppure, l’innovazione tecnologica ha permesso che l’isolamento fosse solo fisico e materiale, ha funzionato come opportunità per trovare soluzioni alternative, ci ha permesso di esercitare la nostra innata resilienza in modo efficace – anche rimanendo dentro le nostre case.

La connessione per le relazioni…

Che cosa ne sarebbe stato della didattica a distanza per tutti, dai piccoli della materna ai grandi delle Università? E quale sarebbe stata l’alternativa per sentire famiglia e amici senza la possibilità di vedersi, in attesa di tornare a scherzare e a sorridere insieme? La fibra unisce e connette il nostro Paese, da Nord a Sud, dalle città come Milano e Napoli ai piccoli borghi medievali come Caprarola, dalla terraferma alle piccole isole di Sicilia, come Salina – nessuno escluso.

… E per il lavoro

Ma, grazie all’innovazione, è stato possibile molto di più, come l’essere tutti connessi anche quando si parla di lavoro. Grazie alla fibra, a Internet e tutti i device a nostra disposizione (smartphone, tablet e pc) è possibile continuare a lavorare da remoto – in smart working, altro termine entrato nella nostra quotidianità – consapevoli che è non fermandosi, nel presente, che ci si impegna in maniera efficace per ricostruire il futuro. Un futuro più indefinito di prima, ancora plasmabile e con un orizzonte cangiante a cui fare riferimento, ma che resta alla portata di tutti. Di coloro che hanno guardato alla propria azienda e hanno riconvertito la produzione di in mascherine lavabili, in tute e camici per i medici, o in respiratori per gli ospedali. Ricercatori e piccoli e grandi imprenditori non si sono fermati al futuro cristallizzato dello scorso gennaio, ma ne hanno disegnato uno nuovo… Pronti ancora a cambiare, per contribuire al prossimo rilancio.

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Connessione per il futuro, a partire dal presente

Così, Open Fiber è stata uno degli attori “sotterranei” che hanno portato avanti i grandi cambiamenti, per la creazione di tante opportunità in questo periodo così delicato. Non ultima, quella di investire proprio nel lavoro del presente e in quei giovani che oggi rappresentano i giorni a venire. Dall’inizio dell’emergenza, nel solo mese di marzo, ben 19 assunzioni a tempo indeterminato hanno riguardato professionisti di tutta Italia. Sono giovani che hanno investito nella loro formazione, che hanno creduto di poter valicare il proprio comune e la propria regione per cercare sfide importanti. Open Fiber ha investito in loro offrendo colloqui, selezioni e lavoro… tutto da remoto. Basta pensare al ventottenne Lucio Antonio Leporace, ingegnere civile con la passione per la gestione ed il controllo, nato a Manfredonia ma con una casa futura in quel di Napoli, grazie a Open Fiber. Oppure alla trentenne Mariangela Viceconte, di Bernalda (in Basilicata), che ha affrontato l’esperienza non convenzionale del colloquio e del primo giorno di lavoro direttamente “da casa”. A loro e a tanti giovani di Open Fiber, con l’augurio di continuare a disegnare futuri possibili e sempre migliori.

Contenuto pubblicitario a cura di Ciaopeople Studios.
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