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Il Regno Unito ha escluso Huawei dalle sue reti 5G

Gli operatori telefonici locali non potranno più acquistare dal gruppo cinese nuove apparecchiature per il dispiegamento delle reti 5G sul territorio a partire dal 2021. Entro il 2027 gli operatori che già dispongono di strumentazione realizzata da Huawei sono tenuti ad eliminarla e sostiturla con prodotti omologhi di altre aziende.
A cura di Lorenzo Longhitano
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Il colosso cinese Huawei è stato escluso dalla fornitura di apparecchiature per la costruzione di reti 5G nel Regno Unito. La decisione ufficiale è arrivata in queste ore, riferita al pubblico dal segretario di stato britannico al digitale alla Camera dei Comuni, Oliver Dowden: gli operatori telefonici che finora si sono affidati alle tecnologie di Huawei per costruire le loro reti non potranno più acquistare nuove apparecchiature dall'azienda già dal 2021, mentre entro il 2027 dovranno eliminare quelle già acquistate e impiegate nelle attuali reti 5G.

Le motivazioni della decisione

L'ufficialità arriva dopo le anticipazioni di settimana scorsa riportate dal The Telegraph e rappresenta un parziale dietro front rispetto alle posizioni assunte finora dal Regno Unito sul ruolo di Huawei nella realizzazione dell'infrastruttura di connettività cellulare del Paese. Alla base dello stop imposto alle apparecchiature Huawei c'è in effetti una causa scatenante slegata sia dal governo di Boris Johnson che dal gruppo cinese: la decisione degli Stati Uniti di vietare alle aziende statunitensi di fare affari con il colosso orientale, mossa che ha costretto quest'ultimo a realizzare le sue apparecchiature per il 5G utilizzando chip costruiti in patria o comunque reperiti altrove.

Il paradosso

La decisione dell'amministrazione statunitense era stata presa come argine ai timori che Huawei sia un'azienda legata o sottoposta al governo cinese, pronta a spiare le comunicazioni degli utenti delle nuove reti 5G. Lo scopo era quello di supervisionare le collaborazioni che il colosso intratteneva con aziende e gruppi di ricerca statunitensi, ma l'effetto è stato però quello di rendere Huawei ancora meno affidabile agli occhi dei governi degli altri Paesi. Secondo il rapporto redatto sulla questione dalla Gchq — l'agenzia britannica che tra le altre cose si occupa di spionaggio e controspionaggio a mezzo tecnologico — il fatto che Huawei abbia iniziato a utilizzare chip sconosciuti rispetto a quelli made in USA impiegati fino a pochi mesi fa ha reso ancora più imperscrutabile il funzionamento delle sue apparecchiature.

Il retroscena politico

Per Huawei la decisione non è motivata da aspetti tecnologici pertinenti alla sicurezza dei dati che transiteranno sulle reti 5G, ma è una decisione solamente politica. Il riferimento è al fatto che gli Stati Uniti ormai da mesi chiedono ai Paesi amici di impedire a Huawei di fare da asse portante per la costruzione delle nuove reti, nel timore che il governo cinese possa sfruttare utilizzare questa presenza in territorio alleato come strumento di spionaggio. Nei giorni scorsi però i rapporti diplomatici tra Regno Unito e Cina sono stati ulteriormente complicati dalle recenti nuove pretese avanzate dalla Cina su Hong Kong, e per gli osservatori la decisione di queste ore può essere vista come una ritorsione al riguardo.

Quel che è certo è che senza Huawei a fornire agli operatori locali strumentazione a buon mercato il dispiegamento delle reti 5G nel Regno Unito subirà un rallentamento: le prime stime provenienti dal governo parlano di circa 2 anni in più per il completamento dei lavori e di circa 2,2 miliardi di euro di maggiori costi che gli operatori telefonici dovranno recuperare, probabilmente in rimodulazioni delle tariffe telefoniche. Il Paese in ogni caso non fermerà la sua corsa al 5G, e potrà comunque contare su numerosi altri produttori in grado di fornire agli operatori locali le apparecchiature per le reti di nuova generazione.

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