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La rivincita di Brian Acton, il co-fondatore di WhatsApp che fu rifiutato da Facebook

Prima di intraprendere l’avventura di WhatsApp, Brian Acton provò ad entrare senza successo in Facebook e Twitter. Di li a cinque anni, questi rifiuti l’avrebbero reso uno dei protagonisti dell’acquisizione più importante della storia del web.
A cura di Dario Caliendo
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In pochi anni possono succedere davvero tantissime cose. Si può passare dall'essere Vice Presidente del settore ingegneristico di Yahoo!, ad un semplice ragazzo che spera di trovare lavoro in Facebook. Si può passare dall'essere un co-fondatore di una startup, ad un ragazzo che ha da poco venduto la sua azienda a Facebook, per l'incredibile cifra di 19 miliardi di dollari.

Ed è questa, in sintesi, la storia di Brian Acton, il co-fondatore di WhatsApp che nel 2009 inviò una richiesta d'assunzione a Facebook, ma fu rifiutato.

La storia di WathsApp inizia nella seconda metà del 2009, un periodo nel quale l'americano Brian Acton e l'ucraino Jan Koum lavoravano insieme a Yahoo!. Prima intraprendere la nuova avventura in proprio, Acton tentò di entrare nel team dei più grandi social network del mondo: Facebook e Twitter. In realtà, il primo a chiudergli la porta in faccia fu proprio Twitter:

In pochi anni Acton e socio sono riusciti a dare vita ad una piattaforma miliardaria, che dopo soli quattro anni aveva già raggiunto 419 milioni di utenti, contro i 145 milioni raggiunti nello stesso periodo da Facebook ed i 54 milioni di Twitter, chiudendo poi il 2013 oltre quota 450 milioni.

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