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Lovot, il robot giapponese che ti farà venire voglia di abbracciarlo

Da ormai decenni in Giappone esiste una passione che accomuna molte persone: quella per i robot casalinghi, cioè quelli che si tengono in casa al posto di un animale domestico. L’ultima offerta in questo senso si chiama Lovot, un robot creato appositamente per essere amato come si amerebbe un personaggio di un film dello studio Ghibli.
A cura di Marco Paretti
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Da ormai decenni in Giappone esiste una passione che accomuna molte persone: quella per i robot casalinghi, cioè quelli che si tengono in casa al posto di un animale domestico. Un robot è autonomo, non sporca e non richiede particolari attenzioni, a differenza di un cane o un gatto; così da tempo in alcune case giapponesi sono spuntati cani robot o altri esseri robotici sempre più evoluti e in grado di rispondere agli stimoli dei proprietari. L'ultima offerta in questo senso si chiama Lovot, un robot creato appositamente per essere amato come si amerebbe un personaggio di un film dello studio Ghibli.

"Questo robot non porterà a termine nessuno dei tuoi lavori, anzi, probabilmente si metterà in mezzo" ha spiegato Kaname Hayashi, il creatore di Lovot. "Ogni elemento di questo robot è stato creato per indurre un attaccamento emotivo". Si tratta di una proposta simile a quella del Furby, ma caratterizzata da un robot più grande – pesa all'incirca come un neonato – e in grado di muoversi autonomamente per casa grazie alle tre ruote di cui è dotato. A rapire sono però gli occhi digitali e le piccole braccia che il robot può muovere per interagire con gli umani, pregandoli per esempio di essere preso in braccio.

Gli occhi in particolare stupiscono per la loro realizzazione: sono composti da sei differenti strati di proiezioni in grado di restituire un effetto di profondità molto particolare. Sulla testa è invece posizionato un cilindro contenente videocamere e sensori – anche termici – che il robot utilizza per individuare gli ostacoli e gli umani in giro per la casa. Infine, il tutto è avvolto da una sorta di pelliccia lavabile sensibile al tocco grazie alla quale è possibile interagire fisicamente con Lovot, per esempio accarezzandolo o facendogli il solletico. Gli sviluppatori hanno persino messo a punto un metodo che convoglia il calore generato dalle componenti del robot verso la pelle, restituendo un effetto di calore "vivo" quando lo si tocca.

In occidente questa passione per i robot casalinghi può sembrare assurda, ma in Giappone è la normalità da ormai anni. Uno degli esempi più lampanti è il cane robot di Sony, Aibo, che in oriente viene rispettato al pari di un animale domestico e, quando Sony ha annunciato il termine della sua produzione, ha ottenuto un funerale in piena regola. Lovot può essere preordinato ora con le prime spedizioni previste per la fine del 2019. Il costo è di circa 3.000 dollari con un abbonamento mensile di 90 dollari.

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Giornalista dal 2002 specializzato in nuove tecnologie, intrattenimento digitale e social media, con esperienze nella cronaca, nella produzione cinematografica e nella conduzione radiofonica. Caposervizio Innovazione di Fanpage.it.
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