Impegno, lavoro costante e una serie di straordinari al limite dell'umano. Che Marissa Mayer, attuale CEO di Yahoo, chiedesse grandi sforzi ai suoi dipendenti era ormai un dato accertato, così come lo erano le variegate richieste anche fuori dal normale che la manager rivolgeva a chi le stava sotto. Ora la Mayer è tornata sull'argomento durante un'intervista rilasciata a Bloomberg, nella quale ha spiegato che per raggiungere il successo "si può lavorare anche 130 ore alla settimana". Una dichiarazione che ha già attirato su di sé le polemiche di molte associazioni di lavoratori in Inghilterra e Stati Uniti.
"Chi scrive di Google dubita che questa abitudine al lavoro duro sia inevitabile" ha spiegato la Mayer, che prima di entrare in Yahoo è stata la ventesima dipendente di Big G. "Qualcuno si chiede addirittura se sia possibile lavorare 130 ore alla settimana. La mia risposta è sì, è possibile". Come? "Bisogna sapersi organizzare bene. Pianificare quando dormi, quando fai la doccia e anche quanto spesso vai in bagno. Nella sede di Google c’erano le "nap room". Così, soprattutto nelle realtà che inevitabilmente non si fermano mai, ci si ritrova a passare diverse giornate di fila facendo la spola tra la propria scrivania e le stanze dove riposarsi, senza tornare mai a casa.
Un approccio che la Mayer si è portata dietro anche in Yahoo, quando nel 2012, subito dopo aver dato alla luce il primo figlio, ha preso le redini dell'azienda. "La società non poteva permettersi di avere un amministratore delegato che rimaneva a casa quattro o sei mesi, quindi il bambino è entrato nella mia vita quotidiana" ha continuato. "Per quattro mesi è stato con me in ufficio, anche quando rispondevo agli analisti. Ha cominciato ad ascoltare i discorsi sui fatturati e le trattative per gli accordi". Così la manager raggiungeva anche le 130 ore alla settimana di lavoro, il segreto di un "successo" che, però, è difficile da osservare.
Da molti la Mayer viene infatti definitiva la donna che ha affondato Yahoo, portando ad un crollo della presenza del brand a livello internazionale e, nel corso dell'ultimo mese, alla vendita dell'azienda a Verizon per 4,8 miliardi di dollari. Un'eventualità che potrebbe mettere fine al suo ruolo di comando, nonostante lei continui a ripetere di voler rimanere. Se anche dovesse essere rimossa, la Mayer potrebbe comunque consolarsi con una buonuscita di 57 milioni di dollari, per un totale guadagnato in cinque anni di lavoro di 212 milioni di dollari. Facendo un rapido calcolo, lavorando 130 ore a settimana sono 6.500 dollari all'ora.
