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Musica online, è finita l’era dei CD? Intanto Spotify guarda all’Italia

I compact disk sempre più vicini alla soffitta dopo che in Inghilterra per la prima volta la musica digitale ha superato la vendita dei tradizionali supporti. A trainare la musica online è soprattutto lo streaming con le numerose piattaforme come Spotify (che sta assumendo in Italia) che stanno incontrando l’interesse degli utenti.
A cura di Angelo Marra
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Download e streaming mandano in pensione i tradizionali compact disk. Cresce infatti il settore della musica digitale che, secondo quanto registrato dalla British Phonographic Industry, in Inghilterra si afferma come principale fonte per gli utenti, superando gli ormai vetusti cd. Il 55,5% del mercato britannico infatti proviene ormai dalla rete, con un aumento del 22,7% dei download (legali) e addirittura del 97% per i servizi in abbonamento. Anche in Italia la musica digitale sta crescendo in maniera esponenziale, con un +44% nel primo trimestre di quest'anno e una crescita dello streaming di ben 117 punti percentuali. A sostenere questo storico sorpasso intervengono numerosi fattori; il primo è senza dubbio la diffusione di piattaforme per l'ascolto in streaming come Spotify, che ha già all'attivo oltre 20 milioni di utenti pur soffrendo ancora di alcune limitazioni geografiche.

SPOTIFY PRESTO IN ITALIA – Gli utenti italiani però hanno di che rallegrarsi; il servizio sta per essere lanciato (finalmente) anche in Italia, come testimoniato da alcune offerte di lavoro per Milano apparse sul sito del programma.

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I programmi come Spotify consentono l'ascolto gratuito di musica in streaming, intervallato da messaggi pubblicitari ma esistono anche altre piattaforme come l'italiana Feezy, appena lanciata, o i servizi offerti da Dada e da Telecom Italia con il suo Cubomusica. A cambiare, più che il supporto per ascoltare la musica è proprio il metodo di fruizione di quest'ultima. Se nell'epoca del vinile, poi delle cassette e infine dei cd aveva un senso collezionare ed archiviare musica, per poter ascoltare in ogni momento la musica che vogliamo, oggi la rete mette a disposizione degli utenti una discografia immensa ed accessibile in qualsiasi momento e soprattutto (uno dei fattori che ne ha decretato il successo) su qualsiasi terminale desideriamo, dal pc tradizionale fino a smartphone e tablet.

LE RAGIONI DEL SUCCESSO – Inoltre le piattaforme di download e streaming offrono servizi sempre più completi, dalla possibilità di creare playlist fino a condividere la musica che ascoltiamo sui social network oppure scaricarla offline per ascoltarla anche quando non si è connessi. Insomma, prezzi sempre più convenienti, scelta musicale praticamente infinita e soprattutto immediata, convergenza tra diverse piattaforme e nuovi sistemi cloud-based sono gli ingredienti che hanno consentito alla musica digitale di segnare il primo storico sorpasso nei confronti di quella tradizionale, sorpasso che certamente avverrà piano piano in tutti gli altri paesi. Quanto all'industria discografica, si tratta di una conversione quasi obbligata, non solo per venire incontro alle esigenze “tecnologiche” degli utenti ma anche per cercare di arginare il problema del download pirata offrendo agli utenti soluzioni che li spingano a scegliere la via “legale” per ascoltare la musica.

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