Mentre i riflettori di media e appassionati sono tutti puntati sull'evento di presentazione del nuovo iPhone 6, che dovrebbe essere svelato il prossimo 9 settembre, per il colosso di Cupertino si prospetta una fine del 2014 abbastanza impegnativa. Nello specifico, le grane legali che accompagneranno l'azienda di Tim Cook verso il nuovo anno riguardano due episodi ben distinti, nati da una richiesta per il blocco ufficiale delle vendite dei nove dispositivi Samsung che hanno violato i brevetti della mela morsicata, e l'indagine in corso da parte dell'Antitrust degli Stati Uniti d'America a seguito della denuncia di Bose nei confronti di Beats Electronic, la famosa azienda produttrice di cuffie e accessori musicali acquisita lo scorso maggio da Apple per tre miliardi di dollari.
Un buco nell'acqua. A conti fatti l'azione legale con la quale dall'azienda fondata da Steve Jobs e Steve Wozniak ha accusato Samsung di averle causato "danni irreparabili" a seguito della violazione di una serie di brevetti di sua proprietà, si è rivelata una vera e propria perdita di tempo ed è stata del tutto respinta dal Giudice distrettuale di San Josè, secondo il quale il colosso di Cupertino non è riuscito a dimostrare la sua tesi.
Nessuna sorpresa. In effetti, soprattuto per gli addetti ai lavori la decisione presa dal Giudice californiano non è nulla di eclatante, ed arriva a seguito di due verdetti a favore di Apple secondo i quali Samsung dovrà risarcire quelli di Cupertino per circa 120 milioni di dollari.
Insomma, se le due aziende hanno sancito la fine della guerra dei brevetti fuori dagli Stati Uniti, in terra d'America i rapporti tra i due colossi della tecnologia sono ben diversi. In attesa della decisione da parte dell'International Trade Commission circa l'azione legale di Bose, che accusa Beats di aver infranto cinque brevetti relativi alle tecnologie di Noise Reducion utilizzate nei modelli Beats Studio e Beats Studio Wireless.