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Opinioni

Apple acquista Beats per 3 miliardi di dollari: in arrivo “un nuovo servizio di streaming musicale”

L’azienda di Cupertino ufficializza, in una nota pubblicata sul suo sito web, l’acquisizione più importante della sua storia e annuncia nuovi prodotti musicali “in grado di articolare la modalità di diffondere la musica verso un livello ancora più alto di quello attuale”.
A cura di Dario Caliendo
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Apple ha acquisito Beats Music per tre miliardi di euro. A renderlo noto è la stessa azienda di Cupertino tramite un annuncio ufficiale nel suo sito web, nel quale giustifica l'operazione e ne prevede la chiusura entro la fine del quarto trimestre fiscale: il colosso della tecnologia ha siglato un accordo importantissimo con l'azienda californiana fondata da Dr Dre e Jimmy Iovine, che entrerà in Apple e lavorerà alle dipendenze di Eddy Cue.

L'accordo prevede la totale acquisizione di Beats Music, il servizio di streaming musicale lanciato qualche mese fa da Iovine, e di Beats Electronics, la divisione dell'azienda che produce le popolari cuffie, gli altoparlanti bluetooth e il software audio Beats.

Tanti i fattori a favore l’acquisizione. Prima di tutto Apple ha bisogno di un rinnovamento, c’è poco da fare. Ad ammetterlo sono gli stessi dirigenti di Cupertino, che in una mail resa pubblica nel corso del processo Apple contro Samsung, ha visto Phil Schiller  (vicepresidente per il product marketing mondiale dell’azienda) suggerire un forte cambiamento di rotta della tipologia di spot pubblicitari, a seguito dell’enorme successo relativo alla campagna “Next big thing” di Samsung.

L’azienda di Cupertino inoltre è da sempre interessata al mondo della musica e ne è sempre stata un importante protagonista. Sono ormai passati dieci anni da quanto Steve Jobs ha trasformato l’industria musicale con il tuo iTunes e l’introduzione degli iPod, e se da un lato l’affare potrebbe aiutare Cook e soci a tornare sulla cresta dell’onda (e sulle teste di tantissimi utenti affezionati al marchio beats) dall’altro potrebbe essere visto come una sorta di “ammissione” da parte della stessa Apple che per innovare e rinnovarsi avrebbe bisogno di guardare ben oltre i propri laboratori.

"La musica ha un ruolo importante nelle nostre vite e occupa un posto speciale nei nostri cuori all'interno di Apple" – si legge nella nota scritta da Tim Cook, Amministratore delegato dell'azienda – "per questo motivo Apple continua a investire nella musica".

In un'intervista rilasciata al New York Times, Tim Cook ha ripetutamente sottolineato il talento che Dr. Dre e Iovine porterebbero in Apple e ha anche più volte elogiato l'idea di Beats Music di creare le playlist agli abbonati.

"Sono due ragazzi veramente unici" – ha affermato Cook – "E' stato come trovare un granello di sabbia in una grandisima spiaggia. Sono due persone di raro talento e difficili da trovare al giorno d'oggi".

L'accordo tra Apple e Beats Music

L'acquisizione di Beats Music da parte di Apple prevede un pagamento di tre miliardi di dollari. L'azienda di Cupertino pagherà 2,6 miliardi in contanti e 400 milioni in azioni.

Anche se in un certo senso l'affare concluso tra Cook, Dre e Iovine potrebbe essere inserito in una categoria di acquisizioni molto familiari all'azienda, che ha storicamente sempre acquisito aziende tecnologiche formate da talenti e risorse da poi fondere nel suo team, l'affare con Beats Music è diverso: negli ultimi tempi l'azienda tecnologica più ricca al mondo ha sempre evitato acquisizioni che richiedevano un grande investimento economico, interessandosi invece alle piccole realtà e alle piccole startup, acquisite con offerte relativamente piccole.

Si tratta infatti della più grossa acquisizione mai portata a termine dall'azienda di Cupertino, che segue una serie di acquisizioni di alto livello che hanno caratterizzato la Silicon Valley negli ultimi tempi, dopo i 3,2 miliardi di dollari spesi da Google per acquisire Nest Labs, e gli incredibili 19 miliardi di dollari con cui Facebook ha acquisito WhatsApp, e potrebbe dare una spinta all’azienda madre dello store musicale più diffuso al mondo anche nell’ambito dei servizi in abbonamento, un settore nel quale Apple ha provato ad entrare con il suo iTunes Match con scarsi risultati, i cui ricavi sono aumentati addirittura del 50% negli ultimi mesi. Un fenomeno, quello dello streaming musicale, che ha tirato il freno anche alla crescita dell'iTunes Store, il negozio elettronico per l'acquisto di musica digitale più utilizzato al mondo, figlio dell'ingegno di Steve Jobs, che già nel lontano 2002 tentava di far capire alle case discografiche quale sarebbe stato il futuro della musica.

Apple, in ogni caso, sembra intenzionata a mantenere in vita anche il brand Beats nel mondo delle cuffie, e a confermarlo è la stessa nota scritta dall'azienda fondata da Jobs, nella quale si legge che "In appena cinque anni dal lancio la “b” di Beats è diventata il marchio top nel mondo della musica e dello sport ed è leader nella fascia alta del mercato delle cuffie. Superstar della musica, tra cui Lady Gaga, Lil Wayne e Nicki Minaj hanno disegnato le proprie cuffie Beats e i propri altoparlanti personalizzati. Stilisti e street artist come Alexander Wang, Futura e Snarkitecture hanno collaborato alla realizzazione di prodotti in edizione speciale limitata, mentre gli atleti del calibro di LeBron James, Serena Williams e Neymar utilizzano giornalmente Beats come una parte fondamentale del loro allenamenti e processi il giorno della gara. Beats è rapidamente diventato parte della cultura pop negli Stati Uniti e, con l’acquisizione, i prodotti della gamma Beats saranno offerti in molti altri paesi attraverso l’Apple Online Store, i negozi retail Apple e un numero selezionato di rivenditori autorizzati Apple".

 “La musica è una parte così importante del DNA di Apple e lo sarà sempre." – spiega Eddy Cue – "L’ingresso di Beats renderà la nostra offerta musicale ancora migliore, dallo streaming gratuito con iTunes Radio a un servizio di abbonamento di classe mondiale in Beats, e, naturalmente, l’acquisto di musica da iTunes Store così come i clienti hanno amato fare per anni.”

Nonostante Cue confermi indirettamente che una delle principali motivazioni che hanno portato l'azienda a conludere l'affare sia quello di entrare nel mercato dello streaming musicale, non si hanno ancora notizie ufficiali su come questo accordo cambierà i piani di Apple, ormai pronta a svelare il nuovo iOS 8 e il nuovo Mac OS nel corso della WWDC14 che si terrà il prossimo 2 giugno a San Francisco, ma una cosa è certa: Tim Cook ha chiaramente affermato che Andre Young – questo il vero nome di Dr. Dre – e Iovine lavoreranno con Apple, anzi IN Apple, per dare vita alla nuova generazione di offerte musicali dell'azienda e per elaborare e realizzare "prodotti che non avete ancora immaginato, in grado di articolare la modalità di diffondere la musica verso un livello ancora più alto di quello attuale".

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