Anche quest’anno è arrivato lo Spotify Wrapped, l'iniziativa ricorrente della piattaforma musicale che riporta un po' di curiosità, dati e la lista delle cose che abbiamo ascoltato di più durante l’anno. Questa volta, però, la pubblicazione ha fatto nascere una piccola polemica sul design delle "storie" che compongono l'edizione 2021: secondo qualcuno, lo stile di alcuni elementi grafici è poco leggibile e caotico. Già, perché il design delle schede che compongono questo wrapped è… strano, per lo meno per qualche utente. Ma cosa c'è dietro a questa scelta stilistica?
A un grande numero di utenti alcune schede sono sembrate caotiche, in particolare quella dei generi più ascoltati che riporta barre colorate all'interno delle quali è presente del testo che, soprattutto verso la parte bassa della classifica, risulta molto schiacciato e poco leggibile. Ed è vero: guardi questo font, queste spaziature e queste dimensioni e pensi: ma perché? In realtà però un senso dietro a questa scelta c’è.
Partiamo dal presupposto che generalmente pensiamo alla tipografia come un qualcosa che va letto e compreso, un elemento grafico che deve darci un'idea chiara e immediata di ciò che vuole comunicare e che deve essere il più leggibile possibile. Non è sempre così, perché possiamo parlare di tipografia anche in relazione a un sentimento che può generare o banalmente all’aspetto visivo: le lettere possono diventare parte dell'immagine non in quanto testo ma come elemento grafico. Pensiamo al Brutalismo nella grafica (sì, non c'è solo quello architettonico): spesso le immagini sono "confusionarie" e caratterizzate da texture, testi in parte coperti e stretchati e un collage di immagini e colori che spesso può dare una sensazione di eccesso. In breve, lo stesso mood del design di Spotify.
È uno stile che fondamentalmente rompe ogni regola che ogni lezione base di design ti dà, ma per questo va letto in maniera differente. Non dobbiamo provare a leggere il testo presente in questa schermata, ma comprendere che quella scritta è lì in veste di elemento grafico. Per questo la chiave di lettura di questa schermata non è la comprensione del testo ma l’idea alla base di un'immagine che richiama un grafico (come quelli di un PowerPoint) e la texture data dalle scritte. Perché per leggere i testi (e quindi i generi musicali) ci sono le scritte laterali molto più chiare.
Detto questo, la scelta di Spotify ha senso? Qui subentra il parere personale, ma la risposta a mio avviso è nì. Wrapped è un contenuto pensato per la massa, non è un festival d’avanguardia per una nicchia di appassionati. In questo caso il risultato è un po' un paradosso: è come indossare un abito del Met Gala al centro commerciale. Però ne stiamo parlando, forse più delle edizioni degli anni precedenti. E quindi, come dice il saggio: non importa che se ne parli bene o male l’importante è che se ne parli.