Parliamone, perché questo non è un telefono facile. È un telefono che si piega, è un telefono che si fa amare, è un telefono che si fa odiare. È un telefono che si è rotto, ma che poi è rinato. È un telefono difficile. Ma parliamone. Partendo da quello che per me era l’elemento più importante: questo dispositivo è robusto? Sì, molto più di quanto mi aspettassi. Perché dopo il timore iniziare ti ritrovi ad aprirlo e chiuderlo un po’ in ogni modo e la sensazione di solidità c’è. Diciamo che nelle due settimane di utilizzo che ci sono state concesse non si è rotto, ecco.
Il "nuovo" Galaxy Fold
Questo anche perché, rispetto alla "prima" versione del Fold, Samsung ha pensato bene di sistemare un paio di cose. Prima di tutto la dimensione dello strato protettivo, che ora va sotto ai bordi e quindi non ti fa venire voglia di toglierlo. E poi i piccoli tappi posizionati sopra e sotto alla cerniera, che impediscono allo sporco di entrare all’interno del meccanismo. Proprio la cerniera è quella che dà al tutto una vera sensazione di solidità e sembra reggere ogni tipo di apertura: a due mani e a una mano, lenta e veloce. Dopo aver preso confidenza, il Fold lo apri un po’ a caso, ma il meccanismo sembra reggere.
Ma veniamo agli schermi: sono due, piccolo e grande. Il primo è un display di servizio, perché 4,6 pollici sono ormai pochissimi, soprattutto se circondati da una cornice enorme come quella del Fold. Quello interno, da 7,3 pollici, è un’altra storia. Prima di tutto: il solco. Si vede, ma usandolo ogni giorno ad un certo punto non dà per niente fastidio. Per dire, è più fastidioso il notch nell’angolo alto. Lo schermo è di plastica ed è un bel display, c’è poco da dire. Il fatto di avere in tasca un piccolo tablet può avere senso in molte occasioni, ma la necessità di usare lo schermo grande per la maggior parte delle operazioni è a volte frustrante, perché devi tirarlo fuori dalla tasca e aprirlo, un'operazione banale che però rende l'occhiata allo smartphone qualcosa di un po' più concreto rispetto a quello a cui siamo abituati con i nostri telefoni.
Sulle camere c'è poco da aggiungere: sono 6, sono ovunque e sono il top di quello che attualmente offre samsung. Il Fold ne ha tre sulla parte posteriore, due nella parte interna nel notch che sovrasta lo schermo più grande e una sulla parte frontale, sopra il piccolo schermo. Ovunque, appunto.
Cosa non ci piace del Galaxy Fold
Ora, aspetti negativi. Uno su tutti: il Fold è (quasi) impossibile da usare con una mano. Lo schermo esterno ha una cornice troppo ingombrante, mentre quello interno è troppo grande. Usare la tastiera su un display da 4 pollici è un’impresa, mentre si comporta meglio quella divisa che possiamo usare una volta aperto. Su questo Samsung ha fatto un buono lavoro. Però, anche qui, solo con due mani.
App approvate: giochi e video funzionano alla grande perché sfruttano lo schermo più grande del normale. App che lasciano interdetti: Instagram e TikTok, tra le altre, perché inciampano nel rapporto d’aspetto strano. Fare una storia su Instagram è quasi impossibile perché non si hanno riferimenti sugli spazi. Bisogna chiuderlo e usare lo schermo piccolo, che non è proprio ideale per i lavori di fino. Idem TikTok, dove alcune parti di immagine vengono tagliate dal rapporto di 4:3.
E il multitasking? C’è e funziona, ma nella mia esperienza personale non ne ho fatto molto utilizzo. Fino a tre app in contemporanea, ma a quel punto lo schermo comincia a diventare molto affollato. Insomma, dipende dall’utilizzo che se ne fa.
Infine, questo telefono è delicato. Lo so che ho iniziato questo articolo scrivendo che sembra solido, ma la verità è che è uno smartphone che si piega. Va bene provarlo per due settimane, ma come si comporterà tra un anno? Il Fold ha comunque bisogno di un livello di attenzione più alto rispetto al normale, anche solo per l’assenza, ovvia, della resistenza all’acqua. Quando ho dovuto guardare le mappe sotto la pioggia mi sono dovuto fermare in un negozio.
Infine, il costo: 2.050 euro. Tanto, troppo per un telefono con tutti questi compromessi. Eppure Samsung doveva farlo. Doveva farlo perché ha prima di tutto dimostrarlo di saperlo fare, ma anche perché in questo modo ha sottolineato che, con tutte le limitazioni attuali, l’azienda crede nei pieghevoli. E questo è importante per il futuro di un settore che ad oggi è davvero tutto uguale. Quindi ben vengano le limitazioni e i compromessi, almeno in questo periodo iniziale. Se però state pensando di comprare questo modello iniziale, che, pensateci bene.