Quando al Mobile World Congress 2018 LG (diminutivo di Lucky Goldstar, il precedente nome dell'azienda) non ha presentato alcun nuovo top di gamma, ci sono rimasto male. L'appuntamento annuale con le novità dell'azienda era diventato ormai una tradizione, ma che quest'anno ci sarebbero stati dei cambiamenti era ormai una cosa risaputa da tutti gli addetti ai lavori: Hwang Jeong-hwan, Presidente e CEO di LG Mobile, aveva apertamente dichiarato che la sua azienda si sarebbe focalizzata sui nuovi dispositivi senza la fretta di presentarne uno nuovo ogni anno, ed è per questo che la mia curiosità sul nuovo LG G7 ThinQ era alle stelle. Poi è stato presentato ed è in vendita in Italia dal 5 giugno 2018, e la mia curiosità si è trasformata in perplessità. Ma andiamo con ordine.
Design LG G7 ThinQ
Realizzato con un profilo in metallo lucido e un retro interamente in vetro, nel quale sono presenti il sensore per le impronte digitali e la doppia fotocamera, il nuovo LG G7 ThinQ è senza dubbio uno smartphone molto curato in ogni minimo particolare e, proprio come ormai abbiamo visto con tutti gli altri competitor, fa del colore una delle feature principali: trovo estremamente bella la colorazione blu che ho avuto in prova.
Insomma, non c'è dubbio, il G7 ThinQ è bello, ma la realtà dei fatti è che quest'anno anche LG è caduta nella trappola della monotonia che accompagna praticamente tutti i top di gamma del 2018: insomma, parliamoci chiaro, sono tutti uguali.
Ma notch a parte, che è presente anche nel G7 ThinQ, trovo molto interessante (ed in effetti anche un tocco di stile), l'ergonomia che caratterizza il nuovo top di gamma di LG: data la forma "stretta e lunga", il G7 ThinQ è probabilmente il top di gamma Android più comodo che ho avuto modo di utilizzare quest'anno. È comodo da utilizzare con una mano, non è per niente scivoloso e peso di 172 grammi e spessore di 7,9 mm sono piuttosto contenuti.
Hardware LG G7 ThinQ
Ad animare il nuovo smartphone di LG è il nuovo Qualcomm Snapdragon 845 affiancato da 4 GB di Ram e 64 GB di memoria interna espandibile tramite microSD. Lo so, la RAM potrebbe sembrare riduttiva rispetto gli 8 GB o ai 6 GB di alcuni smartphone di quest'anno, ma personalmente non ho mai sentito la mancanza di questi ulteriori 2 GB: le prestazioni del G7 ThinQ sono più che soddisfacenti in ogni ambito e tutto fila liscio senza il minimo rallentamento. Dai giochi, all'elaborazione di video e foto, il comparto hardware di LG G7 ThinQ è promosso a pieni voti, e sono altrettanto promossi i motori per la vibrazione, in grado di offrire un fantastico feedback aptico.
Purtroppo il G7 ThinQ non è dual sim e non ci sarà mai una variante con doppia sim di questo dispositivo, è un vero peccato, soprattutto considerando che praticamente la gran parte dei competitor dell'azienda permettono l'utilizzo di due sim in contemporanea.
Molto interessante il tasto dedicato all'avvio dell'Assistente Google, ormai un must, e la nuova funzionalità Boombox, che sfruttando il principio della cassa di risonanza amplifica l'audio emesso dallo speaker mono se si appoggia lo smartphone su una superficie piana: funziona e, soprattutto per quanto riguarda i bassi, la differenza è notevole, ma non è certo la soluzione più comoda e pratica.
La batteria è una "piccola" 3000 mAh e se inizialmente mi sono chiesto il motivo per il quale quelli di LG avessero deciso di dedicare tanto spazio alla cassa di risonanza e non ad una batteria più capiente, mi sono dovuto ricredere dopo qualche giorno di utilizzo: con un uso intenso la batteria è in grado di garantire una giusta autonomia per tutto il giorno, ma difficilmente potrà capitare di non avere la necessità di ricaricarla nel corso della notte.
Display LG G7 ThinQ
Se c'è una cosa che mi mancherà del G7 ThinQ è il display. Il pannello è un 6,1 pollici in formato 18:9 con tecnologia IPS e un'incredibile risoluzione di 3120 x 1440 pixel, ottima per un'eventuale piattaforma VR che, però, non è integrata. Inoltre il pannello del nuovo LG G7 ThinQ è in grado di raggiungere una luminosità di 1000 nits, grazie ad una funzione che si può attivare manualmente o automaticamente, che aumenta sensibilmente la leggibilità dello schermo in condizioni di luce diretta.
Insomma, una volta utilizzato un LG G7 ThinQ, tornare ad utilizzare uno smartphone con uno schermo "tradizionale" potrebbe essere difficile. Buoni il bilanciamento dei bianchi e dei colori, ormai tarati sempre a dovere, e molto comoda la modalità di lettura in bianco e nero che non solo è in grado di diminuire sensibilmente i consumi energetici dello smartphone, ma che in alcuni casi stanca molto meno gli occhi.
Fotocamera LG G7 ThinQ
La fotocamera principale di LG G7 ThinQ utilizza lo stesso sensore da 16 megapixel ƒ/1.6 con stabilizzatore ottico che abbiamo visto nel V30. La qualità delle immagini è ottima, anche in condizioni di scarsa luminosità, dove però in questo caso il tutto può essere migliorato dalla AI Camera, che riconosce automaticamente la scena di scatto e modifica le impostazioni in modo da ottenere risultati migliori, anche in condizioni di scarsa luminosità dove con la modalità "Bright Mode" è possibile scattare foto altrimenti impensabili.
Purtroppo però, l'integrazione della AI Cam nell'ottimo (e semplicissimo) software che gestisce la fotocamera di LG G7 ThinQ, è probabilmente la cosa meno riuscita dagli sviluppatori di LG: non solo questa modalità va attivata manualmente e ogni volta che si riavvia l'app, ma in alcuni casi potrebbe risultare piuttosto lenta a riconoscere le scene e potrebbe apportare modifiche troppo invasive.
La fotocamera companion grandangolare invece, ha fatto un grande passo in avanti e un piccolo passo indietro. Il passo in avanti riguarda il sensore, un 16 megapixel ƒ/1.9 che è nettamente superiore rispetto a quello visto nelle generazioni precedenti degli smartphone LG; il passo indietro invece riguarda il grandangolare: nel G7 ThinQ il grandangolo è di 109°. Ok, è sempre un gran bel grandangolare, ma se pensiamo che nel G5 quelli di LG inserirono un grandangolo di 135°, è palese il santo indietro fatto dall'azienda. Il motivo? Probabilmente la dimensione del sensore e la luminosità dell'ottica. Inoltre, ho trovato piuttosto lenta la procedura di cambio delle lenti quando si passa da quella tradizionale alla grandangolare e viceversa.
Ottimi i video, come sempre, ma purtroppo nel corso della registrazione non è possibile cambiare la fotocamera utilizzata (bisognerà interrompere la registrazione, per passare ad esempio dalla fotocamera tradizionale a quella grandangolare) e inoltre quando si registra in 4K non è possibile utilizzare la stabilizzazione elettronica, disponibile solo in FullHD per ovvi motivi di crop dell'immagine.
Molto ma molto meglio rispetto alla generazione precedente la fotocamera frontale, che è (finalmente) un'8 megapixel con un ottica ƒ/1.9 molto ampia e di ottima qualità.
Software LG G7 ThinQ
Il software che anima il nuovo top di gamma di LG è Android 8.0 Oreo, personalizzato dall'interfaccia grafica dell'azienda che, in effetti, non introduce grosse novità rispetto alle generazioni precedenti. È presente il display always on, che è possibile attivare con un doppio tap, e la funzione "New Second Display", che non è altro che la gestione del notch, permette di nasconderlo oppure personalizzarlo con una barra colorata.
In sostanza, seppure rimane a mio parere ancora troppo "invasiva" la personalizzazione dell'interfaccia grafica di LG in Android Oreo è buona, fluida e non ha mai mostrato alcun rallentamento o microlag di sorta.
Prezzo di vendita in Italia LG G7 ThinQ
Ed ecco la nota dolente del nuovo smartphone di LG. Il prezzo di vendita ufficiale in Italia del nuovo LG G7 ThinQ è di 849 euro. Un prezzo in linea con gli altri top di gamma più blasonati, ma 50 euro maggiore rispetto al prezzo di vendita del V30 e ben 100 rispetto al G6. Inoltre, e questa è una cosa da non sottovalutare, l'arrivo in Italia di Xiaomi e il successo ottenuto dal velocissimo OnePlus 6, potrebbero mettere ancora di più i bastoni tra le ruote all'azienda.
Insomma, io sono un fan di LG sin dai tempi del G5. E nonostante il nuovo G7 ThinQ sia uno smartphone estremamente solido e completo in ognuna delle sue caratteristiche tecniche, purtroppo è un dispositivo che, display a parte, non eccelle in nessuna delle sue caratteristiche più importanti: è in grado di svolgere tutto al meglio, ma manca di quella "killer feature", di quel tocco di personalità, che potrebbe spingere gli utenti ad acquistarlo.
Inoltre, e questa è una cosa da non sottovalutare, il prezzo è potrebbe essere considerato piuttosto alto rispetto ad alcuni dei concorrenti diretti ormai disponibili in questa uggiosa estate 2018.