Torna il Giro di Sicilia: 4 tappe per connettere l’Isola
A 42 anni dall'ultima edizione, torna una delle competizioni più antiche del ciclismo professionistico, il Giro di Sicilia. La prima tappa, Catania-Milazzo, ha preso il via il 3 aprile riaccendendo i riflettori su un territorio dal patrimonio artistico e culturale ricchissimo. Le quattro tappe, per un totale di 708 chilometri, percorrono l'isola culminando con l'intensa salita sull'Etna dal versante di Nicolosi, fino al traguardo al Rifugio Sapienza, a 1892 metri di quota.
Il ciclismo, uno sport che unisce
Un evento importante, che riporta i tifosi per le strade e unisce il territorio esaltando le bellezze di paesaggi estremamente variegati, dalla dolcezza delle coste agli scenari dell'entroterra, dalle vestigia greche e romane ai trionfi del barocco. Ma anche un incoraggiamento a fare squadra e a connettersi per cogliere le opportunità che il futuro ha in serbo. È questo il senso della partecipazione all'evento di Open Fiber, main sponsor. La società ha messo in campo, infatti, un investimento importante per portare la fibra ottica nell'Isola, un progresso non da poco, che è alla base del modello di sviluppo economico del terzo millennio. Spiega infatti Elisabetta Ripa, Amministratore Delegato della società: “Open Fiber è orgogliosa di accompagnare il ritorno e il rilancio di una manifestazione sportiva così importante. La nostra missione è connettere, attraverso una rete di telecomunicazioni integralmente in fibra ottica, tutte le aree del Paese: dalle città ai borghi meno popolati e più remoti, un po’ come una corsa ciclistica che attraversa i territori e soprattutto li unisce grazie ai valori dello sport”.
Fibra ottica nelle grandi città e nei piccoli centri
Le principali città siciliane, Palermo e Catania, sono tra le prime a essere state interessate dai lavori. “In Sicilia, fin dall’avvio delle nostre attività abbiamo trovato terreno fertile: istituzioni attente allo sviluppo tecnologico, imprese specializzate capaci di dare valore aggiunto al lavoro di Open Fiber, cittadini desiderosi di connettività e pronti a raccogliere la sfida della digitalizzazione”, continua Elisabetta Ripa. “Non a caso Palermo e Catania sono tra le prime città d’Italia in cui abbiamo completato – in anticipo rispetto ai progetti – il nostro piano di cablaggio. Così come non è fortuito che uno dei primi clienti attivati nelle cosiddette aree bianche del Paese sia un abitante di San Giovanni La Punta, in provincia di Catania”. Il progetto, infatti, è prevista l’apertura di cantieri in numerose città da Nord a Sud – anche nelle aree meno popolate e urbanizzate.
Un passo verso gli obiettivi dell'Agenda Digitale 2020
Questa innovazione è fondamentale per dare impulso allo sviluppo economico e all'occupazione: le connessioni integralmente in fibra ottica realizzate in modalità Fiber To The Home (Ftth), infatti, sono le uniche in grado di garantire stabilità e velocità di connessione fino a 1 Gigabit al secondo e possono essere utilizzate per implementare servizi da remoto come la telemedicina, lo streaming live, i servizi di home banking, la domotica, l'e-commerce e il gaming. Il lavoro di Open Fiber, inoltre, si muove nel solco dell'Agenda Digitale 2020 e della strategia italiana per la banda ultra larga che prevede entro il 2020 la copertura ad almeno 100 Mbps per l'85% della popolazione e la copertura ad almeno 30 Mbps per tutti i cittadini italiani. Un impegno forte, che oltre alla realizzazione di un'infrastruttura efficiente promuove la concorrenza, perché Open Fiber è un operatore attivo nel mercato all'ingrosso e garantisce la separazione tra Rete e Servizi, caratteristica auspicata da molte Authority, e la promozione della liberalizzazione del settore.