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Libra, la criptovaluta di Facebook

Trump contro Libra: la valuta di Facebook “non è affidabile”

Il presidente degli Stati Uniti non si fida della nuova valuta annunciata da Facebook, allineandosi con le preoccupazioni di alcuni rappresentanti delle istituzioni europee e con le valutazioni della FED statunitense, che nei giorni scorsi con toni più concilianti ha ammesso di volersi muovere in maniera molto cauta.
A cura di Lorenzo Longhitano
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Dopo le perplessità manifestate da alcuni rappresentanti delle istituzioni europee a margine dell'annuncio di Libra, in queste ore un'altra personalità di primo piano si è appena espressa con toni poco entusiastici sulla criptovaluta di Facebook: si tratta del presidente degli Stati Uniti Donald Trump, che su Twitter ha definito la proposta di Facebook come poco affidabile e potenzialmente sfruttabile come piattaforma di scambio monetario per attività illegali.

"Se Facebook vuole agire da banca" ha twittato Trump "dovrà ottenere le necessarie autorizzazioni e sottoporsi alle normative che regolano gli altri istituti di questo tipo, sia nazionali che internazionali". Nell'intervento il presidente non cita solo la valuta di Facebook, ma spara a zero sul mondo delle criptovalute senza neppure risparmiarsi qualche inesattezza, affermando ad esempio che Bitcoin e altre criptovalute non sono soldi veri, soprattutto in relazione al dollaro statunitense, definito "la più predominante valuta ovunque al mondo".

Libra sotto la lente della FED

Imprecisioni e tifoserie a parte, Trump non è il solo a dubitare di alcune caratteristiche di Libra. Appena poche ore prima dell'intervento del Presidente, il numero uno della FED aveva già anticipato in un'audizione davanti al Congresso che il progetto di Facebook sarebbe stato bloccato dalle autorità, almeno fino a quando non sarebbero stati chiariti alcuni aspetti della criptovaluta relativi a privacy, riciclaggio del denaro, protezione dei consumatori e stabilità finanziaria.

Niente che Facebook non abbia previsto, almeno formalmente. Nel documento di presentazione della criptovaluta la Libra Foundation menziona infatti ciascuno di questi aspetti, raccontando a grandi linee come abbia intenzione di affrontarli. Un conto però è raccontare in termini semplici al grande pubblico le proprie intenzioni, e un altro è convincere della bontà del proprio progetto le autorità preposte a sorvegliarne il funzionamento. La stessa FED in realtà non si è detta particolarmente prevenuta. Semplicemente, il potenziale avvento di Libra "è qualcosa che non si inserisce facilmente nel nostro schema normativo, ma che potrebbe avere ripercussioni globali. Occorre dunque approcciarvisi in modo attento, e prendersi del tempo per farlo".

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