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Tutti potremo acquistare le azioni su Facebook

A partire dalla seconda metà dell’anno sarà disponibile un nuovo servizio sulla piattaforma di Palo Alto che consentirà agli utenti di acquistare e vendere azioni senza l’ausilio di broker o società esterne. Intanto Facebook è sempre più vicino all’arrivo in Borsa, previsto per il 17 maggio.
A cura di Angelo Marra
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Dimenticate quelle scene da film con broker paonazzi e sudati che si affannano sui terminali, a breve la compravendita di azioni sarà possibile direttamente da Facebook. Il gigante bianco e blu ha infatti stretto una partnership con Loyal3, azienda specializzata nel rendere più semplice l'accesso borsistico ai non addetti ai lavori, per dare avvio ad un servizio che ci consentirà di eseguire le transizioni tramite appunto la piattaforma bianca e blu. A rendere ancor più interessante il servizio c'è il fatto che le commissioni saranno gratuite e non saranno necessari intermediari; Loyal3 infatti proporrà dei pacchetti per abbonamenti mensili da 10, 25 e 50 dollari, in base al volume delle transazioni che potranno essere anche di pochi dollari (multipli di 10).

Il servizio naturalmente è destinato ai piccoli investitori e a chi vuole compiere i primi passi , in quanto il limite mensile degli investimenti sarà di 2500 dollari ed è probabile che in futuro verrà integrato direttamente con le business page delle aziende presenti su Facebook, in modo tale da rendere ancora più semplice ed intuitiva l'attività sulla piattaforma.

Intanto a Palo Alto si trattiene il fiato in attesa del tanto atteso sbarco in Borsa, che secondo TechCrunch dovrebbe avvenire il prossimo 17 maggio. Sulla società pende da una parte la questione di Yahoo e la guerra dei brevetti, dall'altra pesa la valutazione ancora attesa della SEC sulla documentazione presentata dagli avvocati di Facebook alcune settimane fa. Nel primo caso il social network ha risposto a Yahoo denunciandola a sua volta per lo stesso identico motivo, una questione di brevetti, nella speranza di chiudere la faccenda magari con un accordo extragiudiziale che non intacchi il percorso verso Wall Street. Quanto all'organismo americano di controllo della Borsa, la questione con Facebook in passato ha già visto qualche intoppo, con richieste di chiarimenti su numerosi punti, pertanto un suo pronunciamento potrebbe condizionare pesantemente, se non addirittura arrestare, quella che si annuncia come la più grande IPO della storia della tecnologia.

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