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Twitter, oltre mezzo miliardo di iscritti

La piattaforma di microblogging supera i 500 milioni di utenti sparsi in tutto il mondo. Un boom che ha investito il social network negli ultimi mesi e crea malumori tra gli aficionados della prima ora.
A cura di Angelo Marra
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Il 2012 è un anno da record per i social network. Facebook si avvicina alla quotazione in borsa portando in dote il record di un miliardo di utenti, previsto da qui a qualche settimana ma anche per i concorrenti “minori” è un periodo sicuramente d'oro. Il successo del momento è certamente Twitter, la piattaforma di microblogging che negli USA spopola ormai da diverso tempo ma che ultimamente sta riscuotendo un enorme successo anche nel vecchio continente. In Italia le ultime stime indicano 4 milioni di iscrizioni, ben lontani dai 21 milioni che almeno una volta al mese accedono su Facebook, ma va ricordato il carattere “elitario” che il sito dell'uccellino ha avuto nell'immaginario collettivo del popolo della rete fino allo sdoganamento degli ultimi mesi dopo che politici, start della tv e della musica e persino il Papa sono corsi ad accaparrarsi un account cinguettante.

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Ora in tutta Europa sembra scoppiata davvero la Twitter mania e la piattaforma ha superato i 500 milioni di iscritti secondo le stime del sito Twopcharts.comIl social network è ormai entrato a far parte dei mezzi di comunicazione più influenti ed apprezzati, tanto che Sky e AP hanno addirittura dovuto stilare un regolamento per i propri giornalisti, troppo avvezzi a privilegiare la piattaforma rispetto persino alle proprie testate. Il peso acquistato da Twitter negli ultimi tempi è tale da essere divenuto scomodo anche per il “sistema”, basti ricordare lo scandalo che in Francia ha investito negli ultimi giorni Sarkozy, dopo il suo ordine di censurare alcuni account sulla piattaforma rei di ironizzare sulla campagna elettorale per le presidenziali.

L'evoluzione di Twitter e la sua apertura al grande pubblico però hanno creato non pochi malumori. L'utilizzo di nicchia e la connotazione minimal del servizio, molto più spartano del fratello maggiore Facebook con il suo limite di 140 caratteri e senza quella marea di funzioni aggiuntive,sono stati certamente gli ingredienti fondamentali del successo della piattaforma, da molti vista come come baluardo della libertà di informazione in rete. La realtà negli ultimi tempi è leggermente cambiata. Twitter ha mutato la propria policy interna aprendosi alla possibilità di censurare alcuni contenuti su base geografica, una mossa scelta dalla piattaforma per ingraziarsi le autorità dei singoli paesi ma che ha mandato su tutte le furie i fan della prima ora.

Ad infastidire quest'ultimi si è aggiunta anche la mole enorme di utenti che sono sbarcati sul sito, passato dai 200 milioni di account dello scorso anno al mezzo miliardo di questi giorni, tanto che per alcuni giorni l'hashtag #tornatesufacebook (un invito ai fan del sito bianco e blu di non contaminare la piattaforma di Twitter) è stato uno dei più caldi sul social network.

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