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Stati Uniti contro Huawei

Vodafone esclude Huawei dal lancio del suo 5G

Nel Regno Unito l’operatore britannico, insieme a EE di British Telecom, ha escluso dall’offerta di dispositivi pronti a collegarsi alle reti 5G l’unico dispositivo Huawei previsto. Tra le preoccupazioni, il fatto di non poter offrire ai clienti il supporto necessario durante tutto il ciclo di vita del prodotto.
A cura di Lorenzo Longhitano
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La crisi di Huawei con le aziende statunitensi sta iniziando a impensierire anche gli operatori telefonici, che fino a pochi giorni fa si erano sempre mostrati entusiasti di distribuire gli smartphone del gruppo cinese nei propri punti vendita. Sta accadendo nel Regno Unito, dove Vodafone ed EE avrebbero dovuto includere, all'interno della gamma di dispositivi già pronti a sfrecciare online sulle frequenze del 5G, anche l'appena annunciato smartphone Huawei Mate 20 X 5G. Stando a quanto riporta il Financial Times però il telefono — equipaggiato con i chip Balong 5000 necessari a connettersi alle reti di nuova generazione — non farà più parte del lancio di nessuno dei due soggetti.

La giustificazione di Vodafone riportata dal quotidiano, ovvero che "il dispositivo 5G di Huawei deve ancora ricevere le certificazioni necessarie", è stata abbastanza vaga; quella fornita da EE però permette di capire qualcosa in più sulle motivazioni della scelta di escludere il gadget Huawei dall'atteso lancio (o perlomeno di quella dell'operatore legato a British Telecom): "abbiamo sospeso la distribuzione di questi dispositivi fino a quando non avremo la certezza che i nostri clienti, comprandoli, avranno per le mani dispositivi aggiornati per tutto il loro ciclo di vita".

Sia Google che Huawei in realtà hanno assicurato da subito i loro clienti e utenti che gli aggiornamenti del sistema operativo Android non sarebbero stati in pericolo, ma evidentemente i due operatori inglesi per accollarsi il rischio di distribuire il nuovo dispositivo sono in cerca di rassicurazioni di carattere diverso rispetto alle dichiarazioni a mezzo social fatte arrivare finora al grande pubblico. Gli altri operatori in Europa non si sono ancora espressi in merito, mentre dal Giappone la stessa scelta fatta da EE era già stata compiuta (estendendola anche ad altri modelli di smartphone) da diversi opertori, che hanno offerto la stessa giustificazione.

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