La giornata di oggi sarà ricordata nella storia della tecnologia. Anticipato da allarmismi e preoccupazioni, oggi è il giorno in cui Microsoft chiuderà ufficialmente il ciclo di vita di Windows Xp, il sistema operativo tutt'ora longevo della storia dell'azienda. Ad annunciarlo è stata la stessa Microsoft, esattamente un anno fa, con un comunicato ufficiale nel quale ha annunciato a tutti gli utenti che, a partire da oggi, chiuderà il supporto al sul OS più diffuso ed amato: “E’ arrivato momento di passare ad un più moderno sistema operativo Windows e modernizzare l’infrastruttura IT”.
Perché chiude Windows XP
Partiamo subito da un presupposto: Microsoft non ha sbagliato ad abbandonare il supporto di Windows XP. Le motivazioni della chiusura sono assolutamente in linea con la politica dell’azienda circa la durata del supporto tecnico relativo ai propri prodotti, secondo la quale tutti i sistemi operativi e gli accessori hardware ricevono puntualmente aggiornamenti per un periodo non inferiore ai dieci anni, dopodiché (in base all’importanza del prodotto stesso) non vengono più assicurati aggiornamenti e supporto tecnico dedicato.
Le conseguenze della chiusura di Windows XP
Si stima che Windows XP sia attualmente utilizzato da oltre il 30% dei computer in tutto il pianeta, secondo solo a Windows 7 (che è installato sul 47% dei personal computer), ma senza dubbio preferito rispetto a Windows 8, che è attualmente installato solo sul 7% dei computer di tutto il mondo.
In Italia la situazione non è diversa. Windows XP è ancora il secondo sistema operativo più usato nel bel paese: l'OS ormai in pensione è installato nei computer del 16 percento degli italiani. Si tratta di una percentuale importante che apre le porte ad uno scenario preoccupante, perfetto per hacker e malintenzionati. Da oggi in poi tutti i vecchi computer che continueranno ad utilizzare il vecchio OS e che si connetteranno alla rete saranno, giorno dopo giorno, sempre più esposti a malware, trojan e virus di ogni genere, che non solo potrebbero compromettere il corretto funzionamento del personal computer, ma potrebbero mettere a rischio tutti i dati personali del proprietario stesso.
I problemi non inizieranno oggi. In realtà più si andrà avanti nel tempo più sarà pericoloso non aggiornare il proprio sistema operativo: qualora dovessero essere scoperti problemi di vulnerabilità in Windows XP, l'assenza di futuri aggiornamenti farebbe restare le falle di sicurezza sempre presenti nell'OS.
Le conseguenze della chiusura al supporto di Windows XP non influenzeranno solo gli utenti privati. Si stima che in tutto il mondo siano distribuiti più di due milioni di Bancomat, e solo un terzo del 95 percento deli ATM che utilizza Windows XP come sistema operativo è stato aggiornato a Windows 7: si tratta di un dato sconcertante, che metterebbe a serio rischio la sicurezza di tantissimi sistemi di distribuzione automatica delle banconote. Fortunatamente l’azienda di Redmond, per bloccare eventuali tentativi di attacchi informatici , ha sottoscritto un accordo con alcuni dei più importanti istituti bancari, assicurando la distribuzione delle patch di sicurezza per Windows XP fino a quando il processo di aggiornamento non sarà completo.
Cosa fare
Il discorso è semplice. Chi ancora utilizza Windows XP dovrebbe valutare seriamente l'abbandono del vecchio sistema operativo, a favore di una versione successiva. Qualora non fosse possibile l'aggiornamento, sarà necessario adottare una serie di misure di sicurezza che non elimineranno del tutto il problema, ma ne diminuiranno sensibilmente il rischio.
In effetti, i veri rischi per chi continuerà ad utilizzare il vecchio OS di Microsoft, arriveranno dopo il Patch Day che si terrà il prossimo 13 maggio. Si tratta dell'appuntamento annuale nel quale sviluppatori ed hacker di tutto il mondo si riuniscono e lavorano sul reverse engineering degli aggiornamenti finora pubblicati dall'azienda, con lo scopo di trovare vulnerabilità e falle di sicurezza. Fortunatamente il 13 maggio è ancora lontano, e chiunque voglia continuare ad utilizzare Windows XP ha tutto il tempo per mettere in sicurezza il proprio computer, seguendo alcune semplici linee guida:
- Installare un antivirus che continui a supportare XP: soprattutto dopo l'8 aprile, l'installazione di un buon antivirus diventerà obbligatoria. Sono tante le aziende specializzate in sicurezza che continueranno a supportare il vecchio sistema operativo di Microsoft. Avast, ad esempio, ha ufficialmente comunicato a tutti i suoi utenti che continuerà a lavorare sullo sviluppo di patch per la sicurezza del vecchio sistema operativo di Redmond.
- Installare l'Anti malware "Malicious Software Removal Tool" di Microsoft: sebbene verrà abbandonato lo sviluppo di aggiornamenti per Windows XP, il gigante statunitense continuerà a fornire gli aggiornamenti per il suo strumento di rimozione dei malware fino al 14 luglio 2015, quindici mesi dopo la fine del supporto ufficiale alla vecchia piattaforma. E' possibile scaricare il tool cliccando QUI.
- Installare Windows XP SP3: fortunatamente Windows Update continuerà a funzionare, il che vuol dire che anche se finora non si è mai aggiornato il vecchio OS di Microsoft, si avrà sempre la possibilità di farlo. Mai come dopo l'8 aprile, sarà essenziale aver installato tutti gli aggiornamenti rilasciati fin'ora, compresi tutti i e tre i Service Pack. E' possibile raggiungere la pagina dedicata all'aggiornamento di Microsoft cliccando QUI.
- Utilizzare un account utente limitato: un altro suggerimento importante per ridurre il rischio di utilizzo di Windows XP, può essere quello di iniziare ad utilizzare un account utente con privilegi ridotti e NON account con privilegi di Amministratore. In questo modo si ridurrebbe drasticamente la percentuale di rischio malware, molto pericolosi se avviati in un sistema operativo nel quale hanno i privilegi di Amministratore.
Per creare un nuovo utente con privilegi ridotti, è necessario recarsi nella sezione Strumenti di Amministrazione, selezionare Gestione Computer e successivamente cliccare su Utenti e gruppi locali. Da questa posizione, selezionando la voce Utenti, sarà possibile accedere all'elenco completo degli utenti presenti nel computer, mentre cliccando con il tasto destro del mouse si potrà creare un Nuovo utente: a questo punto sarà necessario inserire il nome del nuovo account, scegliere una password, disattivare la casella Cambiamento obbligatorio password all'accesso successivo e selezionare la casella Cambiamento password non consentito.
Dopo aver creato il nuovo utente e riavviato il computer, si potrà scegliere con quale account accedere a Windows XP: l'account principale, quello con i privilegi da Amministratore, sarà sempre disponibile ma molto più vulnerabile; l'account appena creato invece, senza i privilegi di Amministratore, risulterà molto più sicuro. - Installare Internet Explorer 8 con tutti gli aggiornamenti: l'installazione dell'ultima versione del browser per Windows XP (raggiungibile cliccando QUI) è essenziale per ridurre il rischio nel corso della navigazione Web. Di pari importanza sono tutti gli aggiornamenti finora rilasciati dall'azienda per il Browser, raggiungibili cliccando QUI.
- Se possibile, abbandonare Internet Explorer a favore di un altro browser: fortunatamente i browser disponibili al download sono tanti, il nostro consiglio è quello di scaricare ed installare Google Chrome, un ottimo prodotto realizzato dal colosso di Mountain View, raggiungibile cliccando QUI.
Uno dei freni principali freni agli aggiornamenti di Windows sono sempre state le prestazioni in funzione dell'hardware disponibile sui vecchi computer: non tutti gli utenti dispongono di PC in grado di supportare le recenti versioni di Windows, rendendone quindi impossibile l'aggiornamento. Una valida alternativa all'OS di Microsoft è rappresentata dalle diverse distribuzioni di Linux: a partire da Ubuntu, fino a passare a Xubuntu (particolarmente adatto per i computer datati) o Zorin OS (la cui interfaccia grafica è molto simile a quella di Windows), Linux è da sempre sinonimo di leggerezza e velocità. La sua struttura poco user friendly e la totale incompatibilità con le applicazioni per Windows però, hanno da sempre destinato l'OS Open Source ad un pubblico più esperto e "smanettone".
Insomma, prima o poi aggiorneranno tutti, o quasi. Ma nel (lungo) periodo di transizione che avrà inizio oggi, sarà compito del Garante della privacy delineare le linee guida che le aziende pubbliche e private dovranno seguire per poter garantire la sicurezza dei dati personali dei propri utenti, nella speranzosa attesa che Microsoft attivi un programma di incentivazione all’aggiornamento come è già accaduto negli Stati Uniti.