Disponibile da pochissimo in Italia in esclusiva TIM, al Mobile World Congress abbiamo avuto la possibilità di dare uno sguardo approfondito al nuovo ZTE Axon M, uno smartphone che tenta a spingere sull'innovazione dell'esperienza d'uso, introducendo per la prima volta due display da 5,2 pollici.
Realizzato con materiali di buon livello e ottima qualità, i due corpi in metallo (nei quali sono inseriti singolarmente i display) sono uniti da una cerniera centrale rigida che nel momento in cui si affiancano gli schermi non mostrano alcun segno di cedimento. Peccato per le cornici dei display che, essendo piuttosto evidenti, quando va ad aprire il dispositivo mostrano un'interruzione piuttosto fastidiosa al centro dell'immagine.
Di dubbia comodità anche lo spessore degli schermi: la struttura secondaria è sensibilmente più sottile rispetto a quella principale, il che rende piuttosto scomoda l'impugnatura a schermo intero. A questo va aggiunto che il fatto che il pannello si ripieghi sulla back cover, ha costretto gli ingegneri di ZTE ad eliminare la fotocamera posteriore, che è unica ed ha un sensore da 20 megapixel.
Il processore è un SoC Snapdragon 821 accoppiato a 4 GB di RAM e la memoria interna è da 64 GB espandibile tramite microSD fino a 256GB, il tutto è alimentato da una batteria da 3.180 mAh. Leggi anche: ZTE Axon M è ufficiale, ecco lo smartphone ripiegabile
Buono anche il lavoro dal punto di vista del software per sfruttare al meglio la presenza del doppio display: ci sono quattro possibilità di utilizzo, con le quali potrete utilizzare i display in maniera dipendente, tenerne acceso solo uno, duplicare quello principale oppure estendere lo schermo e utilizzare i pannelli come se fossero un unico display.
ZTE Axon M in Italia è commercializzato in esclusiva TIM ed è acquistabile a 899,90 euro. Non è un dispositivo per tutti e dato il prezzo e le caratteristiche tecniche, probabilmente quelli di ZTE non puntano sulle grandi vendite. Ma è una novità, in un momento di noia e crisi di idee, che potrebbe aprire le danze per gli smartphone avvolgibili che vedremo in futuro.