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Zuckerberg l’intoccabile: così un esercito di avvocati lo ha salvato dall’assalto della FTC

La multa comminata dalla FTC rappresenta solo apparentemente un duro colpo per Facebook e per il suo fondatore, che anzi ne esce in una posizione di estremo vantaggio. Questo nonostante alcuni membri della commissione volessero ritenere Zuckerberg responsabile personalmente degli scandali che hanno colpito la sua creatura.
A cura di Marco Paretti
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Il problema con la Federal Trade Commission sembra destinato ad essere presto solo un brutto ricordo per Facebook, che allo stato attuale delle cose risulta essere rimasto incredibilmente illeso da una situazione che comunque comporterà una maxi muta di 5 miliardi di dollari che la FTC dovrebbe confermare nel corso della settimana. Un'operazione che rappresenta la più grande multa comminata dall'ente americano ad un'azienda, ma che di fatto non riuscirà a penalizzare l'azienda, che solo nell'ultimo trimestre ha generato ricavi pari a 15 miliardi di dollari. Basti pensare che in seguito all'annuncio della multa, il valore delle azioni di Facebook è aumentato e il patrimonio di Zuckerberg è cresciuto di conseguenza.

D'altronde la multa comminata dalla FTC è solo apparentemente un duro colpo per Facebook e per il suo fondatore, che anzi ne esce in una posizione di estremo vantaggio. Questo nonostante alcuni membri della commissione volessero ritenere Zuckerberg responsabile personalmente degli scandali che hanno colpito la sua creatura, eventualità che avrebbe reso enormemente più significativa la rappresaglia dell'autorità sul social network. Invece gli accordi che hanno portato alla cifra di 5 miliardi di dollari hanno volutamente escluso Zuckerberg da ogni tipologia di responsabilità diretta, come fortemente voluto dall'esercito di avvocati di Facebook capitanati da Colin Stretch.

Secondo un report del Washington Post, almeno due membri della FTC volevano ritenere Zuckerberg direttamente responsabile, elemento che lo avrebbe esposto in prima persona ad eventuali multe in caso di scivoloni futuri di Facebook. In breve, la FTC avrebbe potuto multare direttamente Zuckerberg nel caso in cui la sua azienda avesse, per esempio, generato un altro scandalo Cambridge Analytica. Proprio questo punto è stato fortemente respinto dagli avvocati di Zuckerberg, che non hanno voluto nemmeno inserire riferimenti a frasi espresse dal fondatore e CEO all'interno degli accordi.

"Il team di avvocati di Facebook, capitanato da Colin Stretch, ha fermamente respinto le proposte di mantenere Zuckerberg responsabile personalmente, anche durante i meeting con i negoziatori della commissione" si legge nel rapporto del Washington Post. "I documenti interni riflettono la volontà di cessare immediatamente le negoziazioni portando tutto in tribunale nel caso in cui la FTC avesse spinto per colpire personalmente Zuckerberg. Ad un certo punto la commissione ha proposto di includere nell'accordo alcune dichiarazioni di Zuckerberg in merito alla privacy di Facebook, ma gli avvocati hanno respinto vigorosamente anche questo punto". Visto che entrambe le parti volevano evitare una vera battaglia legale, alla fine la decisione è stata quella di puntare alla sola multa all'azienda. Una vittoria per Facebook dovuta anche alle molte risorse in mano al social network rispetto a quelle in possesso dell'agenzia. E una vittoria per Zuckerberg, che ha nuovamente dimostrato quanto sia intoccabile.

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Giornalista dal 2002 specializzato in nuove tecnologie, intrattenimento digitale e social media, con esperienze nella cronaca, nella produzione cinematografica e nella conduzione radiofonica. Caposervizio Innovazione di Fanpage.it.
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