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I 10 modi in cui Facebook ha migliorato la nostra vita

Ecco raccolti alcuni dei motivi per cui possiamo considerare la nostra vita ‘arricchita’ dall’arrivo del social network di Mark Zuckerberg.
A cura di Angelo Marra
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Quando si parla di Facebook molto spesso i toni sono tutt'altro che di cortesia. Il social network viene spesso additato come nemico numero uno della privacy, come strumento che ha man mano sostituito i rapporti sociali umani con connessioni fatte di bit, come distrazione dal lavoro o dagli studi e così via.

In realtà anche il “mostro” bianco e blu ha conquistato qualche merito ed è giusto che gli venga riconosciuto. Dopotutto tanti lo criticano dalla mattina alla sera, ma per aver ottenuto la popolarità che ha, indirizzato com'è verso il miliardo di utenti, qualche lato positivo dovrà averlo per forza.

Ecco quindi una simpatica lista dei “meriti” di Facebook.

1 – Il social network di Palo Alto è sicuramente uno dei soggetti che più ha contribuito fortemente nel successo di Barack Obama, figura nella quale milioni di persone hanno confidato e confidano per una politica americana più umana e meno guerrafondaia. Anche in Italia elezioni comunali di vitale importanza come quelle di Napoli o Milano hanno avuto una caratterizzazione molto social, che ha avuto come luogo di sviluppo proprio la piattaforma di Zuckerberg.

2 – Forse il merito più importante di Facebook è stato il suo utilizzo per condividere, organizzare e promuovere le rivolte che hanno recentemente caratterizzato alcuni Paesi africani ed asiatici. Il social network si è rivelato uno strumento fondamentale per l'affermazione di nuove idee di libertà e democrazia in luoghi dove valori del genere erano fino a ieri assenti, eludendo i vari controlli di censura applicati da regimi e dittature varie.

3 – In Israele Facebook è stato ad esempio utilizzato per riunire le persone per manifestare contro il caro-affitti (immaginate gli abitanti di Gaza…); in generale la piattaforma ha funzionato da eco per moltissime manifestazioni in ogni parte del mondo, basti pensare ai casi più recenti come la questione dell'Ici per la Chiesa Cattolica in Italia.

4 – Se non fosse per FB, alcuni personaggi pubblici come Charlie Sheen, attore recentemente noto più per le sue follie che per le sue interpretazioni cinematografiche, finirebbero rapidamente nel dimenticatoio. In rete invece diventano dei veri e proprio viral starring, tra cui senza dubbio domina incontrastato Chuck Norris e i suoi famosissimi Facts.

5 – Facebook aiuta gli avvocati divorzisti nel dimostrare eventuali liaison extraconiugali, grazie anche alla furbizia di chi pubblica immagini che sarebbe meglio che restassero nascoste.

6 – Una volta tanto Facebook assolve in maniera reale la sua connotazione sociale, fungendo come ottimo strumento per la raccolta di denaro da inviare in Giappone per aiutare le vittime dello tsunami.

7 – Insieme a Twitter, Fb è stato uno strumento più che utile per rintracciare le persone scomparse durante il disastro di Haiti, evitando di consegnarle per sempre all'oblio.

8 – Facebook è servito a dare qualche soddisfazione anche al mondo degli hacker. Celebre il caso di Ashley Mitchell, il 29enne di Devonshire che è riuscito a rubare la bellezza di 12 milioni di dollari in chips nel social game Zynga Poker, presente sulla piattaforma. Peccato sia riuscito ad incassarne solo 85,000, oltre ad una graziosa coppia di braccialetti in acciaio, gentile omaggio di Scotland Yard. In compenso anche Anonymous sembra recentemente aver messo gli occhi sulla rete bianca e blu, tanto per non annoiare mai i tecnici che si occupano della sicurezza del sito.

9 – Grazie a Facebook, alle divertentissime riunioni tra ex compagni di classe non sarà più possibile millantare professioni ultra-retribuite o carriere da top manager. Un'occhiata ai profili sarà sufficiente per decurtare dell'80% gli stipendi che i nostri amici si vantano di ricevere.

10 – Se non ci fosse stato Facebook, l'egiziano Jamal Ibrahim non avrebbe saputo come chiamare sua figlia. Sì, avete capito bene, l'ha chiamata davvero Facebook. Per il padre un dovuto tributo al ruolo chiave avuto dal social network per la caduta dei regime di Mubarak, per la figlia, attimi di imbarazzo che la accompagneranno per tutta la vita ogni volta che verrà chiamata per nome.

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